GUBBIO - E’ stato presentato questa mattina presso la sala Affreschi del Comune in piazza il progetto espositivo “LA DIVINA COMMEDIA A PALAZZO - DANTE ALLA CORTE DEL DUCA FEDERICO”, che verrà inaugurato giovedì 15 aprile alle ore 17,30 presso le Sale Voltone del Palazzo Ducale e proseguirà fino a settembre.
Ideato da Alessandro Sartori fondatore del marchio editoriale ‘unanula’, l’allestimento vede la sinergia di Comune di Gubbio, Sovrintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici dell’Umbria, Istituto d’Istruzione Superiore “Mazzatinti” con realtà artigianali di eccellenza. «Ci ritroviamo qui oggi – ha esordito il sindaco di Gubbio Orfeo Goracci - a presentare un evento particolare e importante, a distanza di circa 2 mesi dalla stipula del protocollo d’intesa siglato tra Comune di Gubbio, Istituto Mazzatinti e marchio editoriale ‘unaluna’, con la finalità di dar vita a quella che abbiamo definito “L’UNIVERSITA’ DELL’ARTE DEL LIBRO – BOTTEGA ARTIGIANALE RINASCIMENTALE DELLA CITTA’ DI GUBBIO”. Passo dopo passo, ciò si sta concretizzando, grazie anche alla sinergia tra soggetti con ruolo e funzioni diverse ma in accordo fecondo: enti, istituzioni, associazioni e soprattutto mondo dell’artigianato artistico. Con Alessandro Sartori e il marchio editoriale ‘unaluna’, abbiamo iniziato un percorso sorprendente, che sta portando un valore aggiunto in termini culturali alla città, al suo richiamo nazionale e internazionale. Preziosa la collaborazione con un’eccellenza artigianale, gli ebanisti “Minelli” che hanno dato prova della loro maestria nella riproduzione dello Studiolo di Federico e fondamentale l’intesa con la Soprintendenza, per una valorizzazione della parte alta della Città, in cui si inserisce la grande attrattiva del Palazzo Ducale, richiamo sempre più forte di visitatori e turisti.»
L’architetto Carla Bartelli, nel portare il saluto della Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell’Umbria architetto Anna Di Bene, ha sottolineato la piena condivisione e sostegno all’iniziativa. «L’evento – ha ricordato Bartelli – è inserito tra i principali avvenimenti in calendario della XII Settimana della Cultura ed è la dimostrazione di come un luogo storico, di notevole rilievo architettonico possa diventare spazio vitale e propositivo di idee.»
«Stiamo dando vita non solo ad un progetto culturale di rilievo – ha sostenuto Dario Missaglia dirigente dell’Istituto Mazzatinti - ma anche alla proposta formativa e alla ‘rinascita’ di una generazione di giovani artigiani, con la possibilità di incrementare nuova occupazione e con l’opportunità di apprendere il ‘mestiere’ direttamente in ‘bottega’, per una serie di figure di eccellenza nel ‘fare’. L’obiettivo del nuovo Istituto d’Arte, che oggi è diventato ‘liceo artistico’, è quello di unire il lavoro ad una competenza culturale classica, fondata su valori e saperi unici e autentici.»
Alessandro Sartori ha poi illustrato in dettaglio i contenuti della Mostra. «Celebrare la massima opera di tutti i tempi – ha spiegato Sartori – quella Divina Commedia riferimento sempre attuale di tanti artisti, pensatori e gente comune, è la finalità di questo allestimento che segue un percorso espositivo ricco di suggestioni, favorite dalla naturale conformazione delle sale in pietra del palazzo. Qui c’è l’incontro e la sinergia di esperienze multiple, rappresentative di saperi e conoscenze specifiche, quali l’Arte del Libro, ebanisteria, calligrafia, miniatura e decorazione, istallazioni video, letture. L’attrazione principale sarà l’opera in esemplare unico di Cecco Bonanotte, artista di fama internazionale, che risiede prevalentemente all’estero e in particolare in Giappone, e ha realizzato, tra l’altro, il portale del nuovo ingresso dei Musei Vaticani inaugurato nel 2000 da Giovanni Paolo II. L’insieme dell’opera è costituita da 9 fogli stampati in carta di cotone delle Cartiere Miliani di Fabriano con il sistema monotype al torchio pianocilindrico, con disegni originali e lacche di Bonanotte, in un allestimento ligneo ad intarsi realizzato dai Minelli, e da 3 bassorilievi in bronzo anch’essi di Cecco Bonanotte, appoggiati su piani inclinati. Inoltre, verrà esposta un’altra edizione della Divina Commedia, costituita da 3 volumi inseriti in 15 cornici. L’attrattiva più spettacolare è sicuramente rappresentata dal fatto che il giorno di venerdì di Pasqua 2010, in coincidenza con l’inizio del viaggio ultraterreno compiuto da Dante nel 1300, una calligrafa ha iniziato a trascrivere la Divina Commedia. In capo a tre mesi l’opera sarà completa, secondo la scansione di un mese per cantica, più o meno un canto al giorno, per i 14.223 endecasillabi che compongono l’intera struttura dell’Inferno, Purgatorio, Paradiso. Presenteremo l’opera finita nel corso della Mostra.»
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