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PERUGIA - Per l'uccisione di Barbara Cicioni, di 33 anni, avvenuta nella sua abitazione di Compignano il 24 maggio dello scorso anno quando era incinta di otto mesi, sara' processato per omicidio volontario il marito Roberto Spaccino, di 38 anni. Lo ha deciso oggi il gup Paolo Micheli accogliendo la richiesta del pm, Antonella Duchini. Spaccino, che si è sempre proclamato innocente, oggi non era in aula ed è rimasto nel carcere di Terni. Erano invece presenti i genitori di Barbara. La prima udienza del processo e' stata fissata per il 19 giugno prossimo. E si deve proprio al padre di Barbara Cicioni il primo commento riguardo a questa decisione. “Un passo avanti” verso la verità – ha dichiarato – “la giustizia sta facendo il suo corso e penso che lo stia facendo nella maniera più giusta”. Paolo Cicioni, sempre presente in aula durante le varie fasi dell'udienza preliminare, ha anche spiegato di prendere atto della decisione del giudice. “Come padre il rammarico è quello di non essere riuscito a non far vivere a mia figlia tutto quel calvario - ha proseguito - anche se so di aver fatto tutto quello che era nelle mie possibilità. A volte è facile giudicare per chi non vive in prima persona le vicende. Io so - ha concluso - quello che rappresentavo per mia figlia e quanto la famiglia è stata presente per lei”. Condividi