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PERUGIA - Il gup Paolo Micheli è entrato in camera di consiglio per decidere se rinviare a giudizio Roberto Spaccino con l'accusa di avere ucciso la moglie, Barbara Cicioni, incinta di otto mesi, il 24 maggio dello scorso anno nella loro villetta di Compignano. Il pubblico ministero Antonella Duchini aveva chiesto che Spaccino, 38 anni, venga processato anche per avere maltrattato la moglie Barbara, di 33 anni, per avere provocato l' interruzione della sua gravidanza, per avere simulato un furto nella villetta la sera del delitto e per false dichiarazioni allo stesso pm. Stamani Spaccino, che si è sempre proclamato innocente, non era in aula ed è rimasto nel carcere di Terni ad attendere di conoscere il verdetto. Sono invece presenti i genitori di Barbara, Paolo Cicioni e Simonetta Pangallo. L'udienza era ripresa con le repliche degli avvocati di parte civile e poi dei due difensori dell'imputato, Michele Titoli e Luca Gentili. Il pm ha invece rinunciato alla replica. Condividi