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di Luca Spaccini Lentamente, ma inesorabilmente, si fa strada la verità sul cosiddetto voto utile. Da diversi giorni ormai, stiamo sostenendo che, sulla base della legge elettorale in vigore, gli equilibri in Senato sono così precari che per poter togliere seggi alle destre , l’unica possibilità è votare Sinistra Arcobaleno, spingendola a superare la fatidica soglia dell’8%, specialmente nelle regioni tradizionalmente rosse. Ora a questo coro, che vede sempre più voci della scena politico-economica nazionale, si unisce anche il quotidiano della Margherita, Europa, che rilancia l’idea del voto disgiunto Pd alla Camera e SA al Senato. Infatti ricordiamo che, per effetto della legge elettorale, in Senato, a chi vince tocca il 55% dei seggi e il restante 45% viene ripartito tra i partiti che superano l’8% su base regionale. La Sinistra Arcobaleno ha buone prospettive in tal senso in Umbria, Toscana ed Emilia. Se in queste regioni non dovesse superare l’8% il Pdl guadagnerebbe ben 20 senatori, in caso contrario, come ci auspichiamo, toglierebbe 5 o 6 senatori a Berlusconi. Il problema è che il Pd non vuole ammettere che se davvero vuol vincere ha comunque bisogno della Sinistra, a meno che non sia interessato, più che a fermare l’ascesa delle destre, a creare un bipartitismo anche a costo di consegnare il Paese a Berlusconi. In ogni caso, noi chiediamo agli elettori di valutare proposte e programmi, di liberarsi dagli influssi di tutte le campagne mediatiche, e di votare Sinistra Arcobaleno, forti delle nostre certezze, contro il progressivo espandersi di un modello di società lontano da giustizia ed equità. Condividi