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di Nicola Bossi "Mi sono deciso a parlare, a dire quello che so perchè mi hanno attaccato ingiustamente": con questa premessa Rudy Guede, accusato di essere uno dei killer di Meredith, ha iniziato a rispondere alle domande che per la prima volta gli venivano formulate direttamente dal Pm Giuliano Mignini. Il clima contro Rudy si era fatto pesante da tempo a Perugia. Se ne erano accorti gli avvocati Valter Biscotti e Nicodemo Gentili, e lo avevano scritto in una lettera inviata anche alla stampa dove smontavano il primo tentativo mediato-difensivo di attaccare l'etichetta di mostro all'unico imputato di colore di questa storia. Il tentativo fu quello di attribuire l'impronta della scarpa trovata nella casa degli orrori a Rudy. Gli avvocati scrissero: "L'impronta è compatibile con una scarpa numero 45; il nostro assistito porta il numero 42. E' strumentale attribuire quell'impronta a lui". Chi invece sarebbe compatibile con quella grandezza di piede è proprio Raffaele Sollecito. L'altro attacco a Rudy Guede è stato portato avanti lo scorso 13 marzo da Joseph Tacopina, investigatore italo-americano che lavora alla causa di Amanda Knox, direttamente dalle colonne di Panorama. "Io so solo che tutto il dna - afferma al cronista del direttore Maurizio Belpietro - trovato in quella stanza appartiene a Rudy. E' dentro Meredith, sul tavolo, nell'impronta di sangue sul cuscino. Rudy stesso ammette di essere stato in quella casa prima del delitto.(...)Non parla mai di Amanda e Raffaele presenti in quella casa". Quattordici giorni esatti dopo quelle esternazioni dalle colonne di Panorama, alla prima occasione utile, Guede contrattacca: "Uscito dal bagno, ho visto Raffaele Solletico - riconosciuto attraverso i media dopo la sua cattura in Germania - che brandiva un coltello e aveva in testa una cuffia. La voce che urlava dall'altra stanza: era quella di Amanda". Rudy ha detto la sua verità. E per la prima volta ad inseguire sono stati gli avvocati di Amanda e Raffaele che questa mattina hanno parlato di test non affidabile o di voler il verbale per dare battaglia. La descrizione che fa Guede di Raffaele con il coltello e la cuffia che si avventa contro la ragazza inglese assomiglie per la verità a quel video di you-tube dove il pugliese si era travestito da chirurgo pazzo con tanto di mannaia. Condividi