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PERUGIA – “Il rapporto dell'Arpa sulla qualità ambientale del reticolo idrografico del Clitunno consente alla Regione di rilanciare, su base tecnica e scientifica, il progetto per la riqualificazione complessiva del fiume”: lo ha detto l'assessore regionale all'ambiente, Lamberto Bottini, nella conferenza stampa convocata per presentare i risultati dell'indagine svolta a seguito dell'incidente verificatosi il 25 novembre 2006 all'oleificio “Umbra Oli” di Campello sul Clitunno. “Nel giugno 2006 - ha ricordato Bottini - la Regione aveva sottoscritto, insieme ad Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente), Autorità di ambito ottimale, Comuni di Campello sul Clitunno e Trevi e Umbra Oli, un protocollo d'intesa che ha stabilito i primi interventi per la tutela e la salvaguardia del Clitunno”. “L'incidente di novembre, con il riversamento di sostanze nel terreno e nel fiume, ha fornito l'occasione per un'analisi approfondita del fiume e dei suoi affluenti. Dal rapporto - ha proseguito l'assessore - sono emerse luci, ma anche le problematicità sulle quali ora si incentreranno le azioni della Regione e degli altri attori istituzionali e non, volte alla bonifica e alla valorizzazione di questo corso d'acqua cantato dai poeti e ricco di storia e cultura, di straordinaria valenza per l'Umbria anche ai fini della promozione turistica”. I primi interventi realizzati in base al protocollo d'intesa del 2006 - ha sottolineato nel corso della conferenza stampa il direttore del dipartimento di Arpa Umbria, Alberto Micheli - hanno già apportato benefici al fiume. In particolare - ha ricordato - il convogliamento delle acque dell'impianto di depurazione della “UmbraOli”, pari a 70 metri cubi all'ora, nel Marroggia e la realizzazione della nuova rete fognaria in località Casco dell'Acqua. “Ora - ha detto l'assessore regionale all'ambiente - comincia la seconda fase d'intervento, che vedrà coinvolte anche le popolazioni locali, facendo leva sulla loro conoscenza diretta del territorio, e proseguendo nella rendicontazione annuale sullo stato di avanzamento degli interventi volti a restituire grande qualità al Clitunno”. Il contributo da parte di chi vive e opera sul fiume, anche nella fase di studio - riferisce una nota della Regione - è stato sottolineato dal direttore generale dell'Arpa, Svedo Piccioni. “Il lavoro dei pescatori, insieme ai tecnici dell'Arpa - ha detto fra l'altro - è stato fondamentale nell'indagare le sponde del fiume per conoscere attività, così come anche scarichi sconosciuti. Questo studio - ha detto ancora Piccioni - costituisce una sorta di prototipo di intervento, ripetibile su tutti i fiumi della regione che presentano problematiche”. Condividi