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PERUGIA - “Siamo volontari della cultura”. Così la promotrice del Centro internazionale di documentazione del Libro scolastico, di Perugia, Fernanda Maretici Menghini nel corso della cerimonia di donazione all’Isuc (Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea) del proprio patrimonio librario e documentario del libro scolastico. Si tratta di oltre 5 mila volumi, libri di testo di 83 paesi, nonché dell’Italia postunitaria. “E’ un patrimonio culturale unico al mondo – ha detto il presidente dell’Isuc, Mario Tosti - che il nostro Istituto valorizzerà e renderà fruibile agli studenti, ma non solo, di Perugia e dell’Umbria che potranno, in questo modo, immergersi nelle storie e nelle culture del mondo”. Alla crescita del Centro internazionale del Libro scolastico, sin dalla sua nascita (1986) hanno collaborato soggetti italiani e stranieri, docenti e politici, tutti uniti nella passione per la scuola. Tra i primi a credere nel progetto, Lello Rossi “politico sempre attento ai problemi di una società in trasformazione”, Germano Marri (presidente della Regione) che “consentì al Centro di realizzare il primo grande convegno internazionale sul tema ‘Insegnamento della storia e delle dittature: i casi di Germania, Italia e Spagna’”. Presente alla cerimonia anche il presidente dell’Aur (Agenzia Umbria Ricerche) Claudio Carnieri che non ha mancato di sottolineare l’importanza del patrimonio culturale in questione. Carnieri, a margine della cerimonia, ha quindi ricordato di aver presentato qualche settimana fa un dettagliato rapporto sull’immigrazione in Umbria dal quale si evince che la nostra regione è al primo posto, in Italia, per presenza di immigrati che corrispondono a quasi 90 mila unità (8,5 per cento della popolazione). La presenza nella scuola di studenti stranieri è pari, nelle scuole inferiori, al 13 per cento (in assoluto la più alta a livello nazionale). Da questi dati, come è stato da molti sottolineato, nasce l’esigenza di un interscambio culturale che dovrebbe portare le famiglie straniere presenti nel territorio a raccontare le loro esperienze didattiche ed arricchire il patrimonio librario dell’Isuc con nuovi manuali scolastici. “L’obiettivo del nostro Istituto – ha detto al termine della cerimonia il presidente dell’Isuc – è mettere in rete tutto il materiale acquisito, ma c’è bisogno di risorse umane ed economiche”. “Il razzismo vero – ha sottolineato in un importante passaggio del suo intervento Fernanda Maretici Menghini – è la privazione della cultura”. Condividi