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di Giacomo Antonelli Marciano - I cittadini marscianesi sono ormai stanchi di vedere la propria città essere protagonista di un fatto di eccezionale gravità come quello che ha sconvolto l’opinione pubblica il maggio dello scorso anno. La gente non ne può più di vedere l’immagine della cittadina della Media Valle del Tevere stravolta da un proprio concittadino resosi protagonista, secondo l’accusa, di un femminicidio, di un episodio di macabra violenza, nascosto per giorni cercando di sviare le indagini, indirizzando le forze dell’ordine verso piste errate. “Sono stati i rumeni, sono sicuro. Da tempo ‘attentano’ la sicurezza in queste zone”. Così si presentò dinanzi ai Carabinieri ed ai giornalisti, un aspetto da bravo marito, premuroso e preoccupato per il futuro dei propri figli, orfani per sempre della loro adorata mamma. Ed invece la figura paterna che non ti aspetti emerge dalle indagini, il mostro, una bestia capace di uccidere la propria donna alla quale aveva giurato amore eterno nella buona e nella cattiva sorte. Questa pare essere la personalità di Roberto Spaccino non nuovo a maltrattamenti alla moglie ed ai propri figli, una delle quattro accuse oltre all’omicidio volontario, alla calunnia contro ignoti e alla simulazione di reati di furto e rapina, mossi dall’accusa. Proprio quest’ultimo aspetto potrebbe definitivamente causare una svolta nelle indagini, la testimonianza del figlio Nicolò che dichiara di aver visto quella sera la finestra chiusa proverebbe l’infondatezza delle dichiarazioni “a caldo” da lui rilasciate subito dopo l’accaduto che muovevano un’accusa contro probabili ladri che caso strano sarebbero riusciti ad entrare senza tralasciare segni di scasso. Per Roberto Spaccino si fa sempre più dura, il 26 marzo la parola passerà ai suoi legali, intenzionati ad insinuare il dubbio sulla probabile colpevolezza dell’uomo. Fra molte perplessità vi è un’unica sicurezza, la volontà da parte dei cittadini marscianesi di tornare a respirare in serenità dopo che l’opinione pubblica in questi ultimi periodi è stata stravolta da un uomo che per un probabile movente economico avrebbe distrutto le speranze di una famiglia intera. Condividi