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Chi non ricorda, poi, la celebre frase di don Milani: “Non c'è nulla che sia ingiusto quanto far le parti eguali fra disuguali”? [4] Ora, essendo di un’evidenza solare la differenza esistente tra un ventenne studente spoletino ed un Generale dell’Arma dei Carabinieri, qual è Gianpaolo Ganzer, è assolutamente lineare che il primo, in attesa di giudizio, stia in galera, per di più in isolamento, prima, ed in un carcere di massima sicurezza, poi, mentre il secondo sia al comando del Raggruppamento Operativo Speciale, anche se è sotto inchiesta: “Questa è una storia nera di cui la Procura della Repubblica di Milano è venuta a capo dopo sette anni di indagini cui pochi desideravano mettere mano e che Repubblica è in grado di documentare. È la storia di un'associazione per delinquere che ha vestito e veste la divisa del Raggruppamento operativo speciale dell'Arma dei carabinieri. Di venti manovali in divisa, agli ordini di un ufficiale che, oggi, del Ros è il comandante. Il generale Giampaolo Ganzer. Dal 1991 al 1997, le routine operative della sezione antidroga del reparto investigativo di eccellenza dei carabinieri sono state declinate in un grumo di abusi, malaffare, illecito arricchimento personale, peculati, provocazioni, istigazioni, ricatti... Leggiamo dagli atti: «Il Ros instaura contatti diretti e indiretti con rappresentanti di organizzazioni sudamericane e mediorientali dedite al traffico di stupefacenti senza procedere né alla loro identificazione né alla loro denuncia». Ordina quindi «quantitativi di stupefacente da inviare in Italia con mercantili o per via aerea, versando il corrispettivo con modalità non documentate e utilizzando anche denaro ricavato dalla vendita in Italia dello stupefacente importato. Denaro di cui viene omesso il sequestro». Che non si tratti di «operazioni di infiltrazione» lo capisce anche un bambino. «Si tratta -annota la Procura di Milano -di istigazione ad importare in Italia sostanze stupefacenti»”. [5] La lunga citazione si è resa necessaria per mettere in risalto un fondamentale elemento: l’importazione di sostanze stupefacenti dall’America del Sud e dal Medio Oriente, ha, comunque, dato lavoro a non poche persone in ben tre continenti ed ha contribuito alla crescita del Prodotto Interno Lordo di tutti i Paesi interessati, Italia compresa. Vediamo, ora, di che cosa sono stati accusati i cinque giovani di Spoleto: “Esecuzione di atti di violenza con finalità di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico (violazione dell’articolo 270 bis). In particolare Condividi