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di Luca Spaccini La Asl 2 decide di tagliare i costi e questa volta le forbici vanno a pescare i 24 autisti specializzati della CRI. Il problema è che, da una parte questi lavoratori hanno acquisito una professionalità assolutamente indispensabile, vista la delicatezza delle loro prestazioni, dall’altra il loro posto sarebbe rilevato da dipendenti di una delle tante cooperative di servizi, già pronte a concorrere per l’appalto, visto che il bando è già pronto e che la discriminante principale è quella del basso costo. Ovvio che il risparmio a discapito della qualità in un servizio cruciale come quello degli interventi delle ambulanze non è auspicabile. Per ribadire ciò, oltre al pericolo di perdita del proprio posto di lavoro, una rappresentanza di questi autisti si è presentata a Palazzo dei Priori ieri, durante la seduta del Consiglio Comunale, occupando pacificamente la sala. A quel punto il presidente Roberto Ciccone li ha invitati nel proprio ufficio per ascoltare i loro problemi per poi esporli al resto del Consiglio. In effetti non si può parlare di semplici autisti, visto che questi professionisti sono in grado di somministrare i primi soccorsi, compreso l’utilizzo del defibrillatore e l’utilizzo delle tecniche di rianimazione. Anche la Cgil provinciale aveva criticato nei giorni scorsi la politica di razionalizzazione portata avanti dal direttore generale della Asl 2, Giuseppe Legato. Condividi