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"C`è da parte nostra, ovviamente, avversione alle politiche di destra, ma diciamo che anche il Pd lo reputiamo inefficace a combattere la destra e risolvere i problemi del Paese, perché non mette in discussione il modello economico sociale attuale". Lo sostiene Fausto Bertinotti, candidato premier per la Sinistra l`Arcobaleno, intervistato su NessunoTv per 'Dodici e 45', l`appuntamento quotidiano in vista delle elezioni. Per il presidente della Camera, chi tra Pdl e Pd dovesse vincere le elezioni "non risolverebbe l`attuale grave situazione". "Ad esempio - spiega - è vero che l`inflazione c`è, ma è pur vero che la pagano i lavoratori. Alla metà degli anni `70 il salario dei lavoratori italiani era il più alto d`Europa, oggi è il più basso, evidentemente c`è molto da migliorare. Ecco perché il nostro non è un cartello elettorale, bensì un nuovo soggetto politico che guarda con molta attenzione al risultato elettorale, proprio perché si presenta come soggetto utile soprattutto per il dopo voto". Quanto al giudizio sulla precedente coalizione di governo insieme a quelle forze che oggi compongono il Pd, Bertinotti osserva: "L`Unione è stata frutto di un`avversione a cinque anni di governo Berlusconi che aveva fatto molto male. Il rifiuto divenne una richiesta di cambiamento e, se la sinistra non avesse partecipato alla coalizione che poi vinse le elezioni, sarebbe stata cancellata. Poi però bisogna valutare quella che è stata l`esperienza di governo e constatare che le forze moderate hanno impedito l`attuazione di molta parte del programma che insieme si era sottoscritto. Le forze che oggi sono nella Sinistra l`Arcobaleno ci hanno provato e riprovato a tenere insieme la coalizione ed infatti a far cadere il governo sono poi stati Dini e Mastella". Condividi