carabinieri.jpg
di Nicola Bossi Roberto Spaccino, accusato di aver ucciso la moglie incinta di otto mesi nel maggio scorso, ha deciso di essere presente questa mattina all'udienza del Gip Paolo Micheli, che deciderà sull'eventuale rinvio a giudizio. Spaccino, appena sceso dal cellulare, ha ricevuto un'accoglienza contrastata: da una parte le femministe guidate dall'ex onorevole Katia Bellillo che con striscioni hanno protestato contro l'uxoricida; dall'altra il saluto "ciao Roberto" di cinque amici venuti a Perugia da Marsciano. Contro l'uomo questa mattina intendono costituirsi parte civile i suoi due figli (di sei e nove anni), i genitori della defunta Barbara Cicioni e anche due associazioni femministe. Il Gip Paolo Micheli dovrebbe iniziare l'udienza non prima delle 10. Condividi