Partito della Rifondazione Comunista
Gruppo consiliare Gualdo Tadino
Gianluca Graciolini
Proprio ieri, in una nota, avevamo sottolineato le nostre forti preoccupazioni rispetto ai ritardi della vertenza Merloni e ai fallimenti dell'esperienza commissariale dovuta prevalentemente all'assenza di risorse del governo. E avevamo azzardato dei dubbi sull'incontro convocato in extremis dal Ministero delle attività produttive, dopo le proteste operaie e la sveglia data ai sindacati dai segnali di insofferenza delle lavoratrici e dei lavoratori, non ultimo l'occupazione di uno stabile a Gaifana da parte di un gruppo, che non è più ma non lo è mai stato di cinque operai in preda alla disperazione, ma che può contare oramai sulla solidarietà e la mobilitazione di una bella fetta di maestranze Merloni.
Oggi stesso è arrivata la conferma ai nostri dubbi. L'Accordo di Programma tra governo e Regioni che si sarebbe dovuto varare entro la fine del mese di gennaio è stato di fatto congelato e l'8 febbraio sarà una data importante solo se la mobilitazione convocata dai sindacati servirà a sturare le orecchie, ad aprire gli occhi e la bocca di un governo sordo, cieco e muto sulla crisi che sta mandando alla malora migliaia di aziende in Italia e con esse migliaia di posti di lavoro.
Sempre nella giornata di oggi vi è poi una notizia che conferma i nostri dubbi anche per i rilievi politici ed elettorali di questa vertenza cruciale per il futuro del nostro territorio. Dopo un anno di commissariamento volto solo a svendere quel che resta del gruppo Merloni senza nenache il tentativo di mettere in campo un Piano industriale di ristutturazione e/o riconversione, dopo un anno di silenzio assoluto da parte delle principali forze politiche salvo la nostra se non in occasione delle vetrine e dei palcoscenici dati dalle manifestazioni succedutesi, arriva oggi la proposta dal sapore meramente elettoralistico del senatore berlusconiano e fabrianese, già imprenditore in crisi, Casoli, che ci dice della possibilità di acquisto della Merloni da parte della Società Quadrilatero, la stessa costituita qualche anno fa a seguito del Decreto Lunardi per le Grandi Opere viarie ed infrustrutturali e la stessa cui fanno capo i lavori della Perugia-Ancona, per intenderci.
Dal cilindro di un giovane senatore pidiellino, guarda caso a due mesi dalle elezioni regionali, esce fuori il coniglio di una proposta che scarica le responsabilità esclusive del prosieguo della vertenza sulle Regioni e assolve di fatto dall'arduo compito il proprio governo, il principale soggetto che invece deve battere un colpo vero per la soluzione di questa crisi.
Non vogliamo pregiudizialmente porre alcun limite alla Santa Provvidenza e chiediamo che possa essere valutata in fretta e attentamente ma questa notizia, associata al contemporaneo congelamento dell'Accordo di programma, ci pare tanto come un escamotage per prendere e perdere altro tempo e non voler assumere una decisione definitiva da parte del governo. Noi crediamo che di tutto avevano bisogno i nostri lavoratori e le nostre lavoratrici fuorchè delle scappate di qualche parlamentare in piena campagna elettorale.
Se una certa politica e anche un certo sindacato avesse voluto prestare vera attenzione sulla vertenza, l'avrebbe potuto fare per la sua gravità e per il numero di posti di lavoro a rischio liquefazione, più volte, in un solo giorno, per tutti i giorni dell'anno sulle Tv e la stampa nazionali, alla maniera della FIAT, dell'Eutelia e di tutte le altre grandi aziende in crisi, che a differenza della Merloni ed in virtù di una mobilitazione sindacale senz'altro più puntuale, godono almeno di una visibilità maggiore e per ciò stesso di una maggiore attenzione da parte della politica e delle Istituzioni.
Crediamo che le lavoratrici e i lavoratori della Merloni meritino dunque ben altre attenzioni da quelle ricorrentemente elettorali. L'8 febbraio il PRC sarà a Roma a sostenere da subito la firma dell'Accordo di programma, la proroga degli ammortizzatori sociali e una soluzione che salvi i posti di lavoro. Nel frattempo continuiamo a sostenere con forza e concretamente gli obiettivi del comitato dei lavoratori in presidio permanente allo stabilimento di Gaifana, nonostante il boicottaggio fondato sui soliti sistemi messo in campo dai soliti noti.
Recent comments
12 years 1 settimana ago
12 years 1 settimana ago
12 years 1 settimana ago
12 years 1 settimana ago
12 years 1 settimana ago
12 years 1 settimana ago
12 years 1 settimana ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago