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PERUGIA - La Giunta regionale dell’Umbria, nell’ambito delle azioni sperimentali per la lotta alla dispersione scolastica, ha approvato un “Bando per la realizzazione di percorsi e progetti per promuovere il successo formativo dei giovani nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione e del diritto dovere all’istruzione e alla formazione”. Il bando, che fa seguito a un protocollo di intesa sottoscritto con il Ministero della Pubblica Istruzione, è finanziato con la somma di 900mila euro. Il bando è articolato in quattro azioni. La prima, “Sperimentazione di modalità flessibili e individualizzate della didattica favorendo, attraverso progetti e percorsi differenziati, l’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza”, durata massima dei corsi 200 ore, è rivolta a rimotivare i giovani in obbligo di istruzione e allo sviluppo di linguaggi espressivi finalizzati ad integrare le diversità culturali e favorire il benessere a scuola, con particolare riferimento ai ragazzi di origine straniera. L’azione “Promozione di percorsi integrati” (corsi di durata massima di 700 ore) è rivolta ai giovani in obbligo d’istruzione interessati all’inserimento al lavoro. Prevede l’istituzione di percorsi sperimentali di recupero in grado di coniugare formazione scolastica e formazione professionale. Una ulteriore azione prevede “Misure di accompagnamento per favorire e sostenere i passaggi tra il sistema dell’istruzione e quello della formazione professionale e viceversa”. È anch’essa rivolta ai giovani in obbligo d’istruzione e formativo e consente corsi fino ad un massimo di 50 ore. L’azione “Orientamento scolastico e professionale dei giovani e delle loro famiglie anche in raccordo con le scuole del primo ciclo” (corsi di 50 ore) è finalizzata alla realizzazione di attività di orientamento, comunicazione e sensibilizzazione dei giovani e delle loro famiglie sulla problematiche della dispersione attraverso azioni positive di coinvolgimento. Potranno concorrere al bando le agenzie di formazione e i soggetti dell’elenco regionale accreditati per la macrotipologia formazione iniziale che abbiano maturato un’esperienza almeno triennale nella gestione di interventi verso i giovani fino a 18 anni. Progetti potranno essere inoltre presentati da organismi associati, come associazioni temporanee di imprese e di scopo. Modalità e criteri di valutazione prevedono per i progetti l’obbligo del raggiungimento di 60 punti su 100 per essere inseriti nell’elenco dei “finanziabili”. Fino al massimo di 30 punti saranno attribuiti per il valore di finalità educativa (coerenza del progetto e collegialità di progettazione e gestione). Il limite massimo di 15 punti sarà assegnato per la “finalizzazione del progetto (rispondenza ai bisogni dei destinatari e grado di integrazione con le attività scolastiche); il valore massimo di 35 punti sarà attribuito alla qualità progettuale (fattibilità, congruità e coerenza dell’intervento e coerenza tra obiettivi formativi, contenuti didattici e metodologie formative) mentre 20 punti (anch’esso valore massimo) saranno riservati per le risorse professionali (esperienze del personale docente e di quello impegnato nelle funzioni di coordinamento e tutoraggio; stabilità delle spettanze e delle tipologie contrattuali ad questo personale applicate). Condividi