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PERUGIA - Nuovo sopralluogo da parte della squadra mobile della questura stamani nell'abitazione di Perugia dove nella notte tra il primo e 2 novembre scorso è stata uccisa Meredith Kercher. Presenti i difensori dei quattro indagati. Il sopralluogo è durato una quarantina di minuti. Al termine il personale della mobile ha portato via dalla casa alcuni oggetti. Due chitarre, una di Amanda Knox e l'altra di una coinquilina italiana, una borsa di Meredith Kercher e un libro di Harry Potter che era nella camera della studentessa americana, accusata di concorso nel delitto, sono tra i reperti prelevati. Gli investigatori hanno inoltre prelevato alcuni indumenti in vari locali dell'abitazione. Secondo una prima ipotesi sulla borsa appartenuta a Meredith ci sarebbe una piccola macchia, forse di sangue. Tutto il materiale sarà comunque ora esaminato dagli inquirenti. L'avvocato Marco Brusco, difensore di Raffaele Sollecito, ha spiegato che il decreto di perquisizione è stato notificato alle parti “mezzora prima della sua esecuzione”. “A nostro avviso - ha aggiunto - non c'erano però rilievi da fare con questa urgenza. Abbiamo poi evidenziato agli investigatori il rischio di una possibile contaminazione dei reperti”. Il legale ha infatti spiegato che la casa dove è stata uccisa Meredith Kercher è ormai in condizioni di degrado. Di “normale attività d'indagine” hanno parlato i difensori di Rudy Guede, gli avvocati Valter Biscotti e Nicodemo Gentile. “Non sapendo quale fosse l'oggetto della ricerca - hanno aggiunto - vedremo gli atti e poi faremo i nostri commenti”. Alla perquisizione hanno assistito anche gli avvocati Luciano Ghirga e Giuseppe Sereni, difensori di Amanda Knox e Patrick Lumumba Diya (quest'ultimo unico degli indagati tornato in libertà). Entrambi non hanno fatto commenti sulla perquisizione. Si tratta comunque di elementi considerati utili per l'indagine in corso gli oggetti sequestrati oggi nel corso di un accertamento sul quale viene comunque mantenuto il massimo riserbo. La perquisizione è stata disposta dal sostituto procuratore Giuliano Mignini che coordina l'indagine della polizia. Ad eseguirla personale della sezione omicidi, guidata da Monica Napoleoni, della squadra mobile. Tra gli elementi acquisiti dagli investigatori anche un phon, un maglione e del materiale cartaceo. Condividi