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Al via anche la campagna elettorale di Fabio Mussi, capolista per la camera con la Sinistra l’Arcobaleno in Lombardia. L’esponente di Sinistra Democratica è reduce da una complicata operazione di doppio trapianto renale, ma dichiara di voler comunque dare il proprio contributo alla competizione elettorale. Vi riportiamo alcuni stralci della sua intervista rilasciata a Matteo Bartocci del Manifesto. Sulla questione dei salari bassi e degli aumenti di tariffe e prezzi, Mussi dichiara: “Cito un dato che riguarda Milano:frenata del mercato auto,-9%, ma incremento auto di lusso +55%. Solo la Sinistra Arcobaleno ha il coraggio e l’onestà di dirlo, ma il tratto vero dell’Italia degli ultimi decenni è la disuguaglianza. Tutti gli indicatori ci dicono che dopo gli USA siamo il pease più sbilanciato. I dati Ocse in fondo dimostrano quello che la sinistra ha sempre sostenuto anche al governo.”. Sul fatto che il PD voglia addossare al resto della maggioranza i fallimenti del governo Prodi, l’ex diessino sostiene che ritiene indecente che un partito che aveva 18 dicasteri su 25 (tutti i ministeri chiave), presidente e due vicepresidenti del Consiglio non si assuma alcuna responsabilità per le disfunzioni del governo Prodi. La sinistra dell’Unione ha ripetutamente chiesto interventi a favore dei salari, sulla tutela dei lavoratori precari (il provvedimento approvato è molto meno chiaro e categorico di quello richiesto), ma è stata ignorata. Dice Mussi:”Ho dovuto minacciare due volte le dimissioni da ministro per evitare un taglio alla ricerca che ci avrebbe portato sotto il livello della Moratti.Ma dov’era il PD?” Al riguardo dei salari Mussi sostiene che nel dopoguerra il lavoro dipendente è cresciuto, ma la quota destinata ai salari è scesa dal 59% al 48%. Che fine ha fatto questo 11% di ricchezza sottratta al salario? E’ finita tutta in ricchezza privata. Il problema non è aumentare la produttività dei lavoratori, il problema è ridistribuire a bocce ferme. E il drammatico è che ad essere interessati da questa crisi non sono solo gli operai, ma parti amplissime delle classi medie e del lavoro intellettuale.”La precarietà serve solo a tenere bassi i salari” Sulle proposte della Sinistra Arcobaleno l’ex ministro parla di abrogazione di tutte le finte condizioni di lavoro autonomo, in pratica lavoro dipendente sottopagato, il salario sociale e una riduzione delle tasse sui salari.-“Ma per contendere quote di ricchezza al profitto non bastano la mano pubblica o lo stato sociale, serve anche il conflitto.” “In queste elezioni sono due le poste in gioco. La prima riguarda il governo e, per ragioni quasi patriottiche, mi auguro che non vinca Berlusconi. La seconda però è perfino più importante, perché riguarda non i prossimi 5 anni, ma i prossimi 50, cioè gli assetti generali della rappresentanza e della democrazia italiani.” Dichiara Mussi. “C’è un grande bisogno di una ricostruzione profonda, politica e culturale, di tutta la sinistra italiana. Condividi