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PERUGIA - Convalidato oggi dal gip di Perugia il fermo, operato dalla polizia, di Roberto Salvatore Menzo, 47 anni, di Niscemi (Caltanisetta), accusato dell'omicidio di Salvatore Conte, di 47 anni, di Napoli, il cui cadavere era stato sotterrato in un bosco nella zona di Gubbio. Entrambi sono ex pentiti. Il pubblico ministero ha chiesto per Menzo la custodia cautelare in carcere, mentre il suo difensore, l'avvocato Cristina Grillo, ha sollecitato per lui la scarcerazione o in subordine la concessione dei domiciliari. Il giudice si è riservato di decidere. Oggi l'ex pentito “ha fornito al gip chiarimenti sulla sua posizione” ha spiegato il legale. L'avvocato Grillo non è voluto però entrare nel merito delle dichiarazioni fatte dal suo assistito, parlando di “situazione molto delicata”. Menzo è stato fermato al termine di una complessa indagine condotta dalla squadra mobile della questura di Perugia. Dall'inchiesta è emerso che Conte sarebbe stato ucciso per dissapori sulla gestione ed attività di una articolata organizzazione criminale, dedita al traffico della droga e delle armi ed alle rapine, della quale faceva parte insieme al presunto omicida e ad un altro ex collaboratore di giustizia. Condividi