PERUGIA - Nei giorni 4 e 5 dicembre 2009 il Conservatorio di musica ‘F. Morlacchi’ di Perugia organizza – in collaborazione con l’Istituto storico germanico di Roma e con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania e della Società Italiana di Musicologia – un convegno di studi dedicato agli anni giovanili di Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847), di cui ricorre quest’anno il bicentenario della nascita.
Mendelssohn fu musicista precocissimo, e dai dieci ai vent’anni non solo sviluppò delle eccellenti doti di esecutore (pianista, organista, violinista), ma scrisse una quantità di composizioni in tutti i generi: Singspiele, sinfonie, musica da camera, musica per pianoforte e per organo, Lieder, musica corale. Tredici studiosi italiani e stranieri analizzeranno quindi questa straordinaria attività compositiva, finora meno indagata della produzione matura, senza tralasciare i rapporti di Mendelssohn con i suoi maestri e con lo stimolante ambiente familiare in cui il compositore si formò, per concludere con l’esame della preparazione della Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach, che proprio il ventenne Mendelssohn riprese nel 1829 dopo un secolo dalla prima esecuzione.
Il convegno sarà l’occasione di ascoltare alcune composizioni giovanili di rara esecuzione: ad apertura (venerdì 4 dicembre, ore 14,30), il gruppo di fiati del Conservatorio, diretto da Claudio Paradiso, eseguirà il Notturno in do maggiore, che Mendelssohn compose nel 1824 durante un soggiorno a Bad Doberan sul Baltico, per la locale orchestra di fiati; venerdì alle ore 19,30 si svolgerà un concerto di musica da camera, in cui il quartetto formato Costantino Mastroprimiano (pianoforte), Fabio Ravasi (violino), Gianni De Rosa (viola) e Marco Testori (violoncello) proporrà (oltre al Trio op. 49) la prima esecuzione in Italia del Quartetto in re minore MWV Q. 10, composto nel 1821.
Sabato alle 12,30 il duo Azusa Onishi – Sabina Belei eseguirà Sonata Felix, di F. Mendelssohn/Alessandro Solbiati: si tratta di una composizione per violino e pianoforte realizzata da Solbiati nel 2005 “completando” un frammento di sonata mendelssohniano del 1823. Infine, a conclusione del convegno, Jacopo Zembi e Biagio Quaglino eseguiranno sul magnifico organo del Conservatorio quattro brevi composizioni.
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