bertinott.jpg
La politica deve essere autonoma dalla Chiesa: Fausto Bertinotti invita a "respingere quella che io penso sia un'ingerenza della Chiesa contro l'autonomia e la laicità dello Stato". Alla Chiesa la politica "può anche dire dei no: come dice il Vangelo, sia il tuo sì sì, il tuo no no. Con la Chiesa si può essere d'accordo, e io lo sono stato - ricorda a Rainews24 il candidato premier della Sinistra arcobaleno - con grande passione con la missione di Giovanni Paolo II contro la guerra". Tuttavia, anche se "la religione legittimamente pretende di essere anche una realtà pubblica e non solo privata, c'è una bella differenza - sottolinea Bertinotti - dal dettare una propria superiorità morale, per dire cosa il legislatore può fare o non può fare". ***** La campagna elettorale, viziata da una legge elettorale sbagliata, secondo Fausto Bertinotti è "una corsa malata e drogata". Intervistato a Rainews24, il candidato premier della Sinistra arcobaleno osserva che con l'attuale legge elettorale "indubbiamente c'è una distorsione istituzionale: noi abbiamo lavorato molto per tentare una soluzione in questa legislatura, ma non ce l'abbiamo fatta". "Andiamo alle elezioni con un sistema elettorale malato, come la stessa Corte costituzionale ha rimarcato", sottolinea il presidente della Camera, mettendo l'accento in particolare sul fatto che in teoria un partito del 20 per cento potrebbe riscuotere il premio di maggioranza, "un premio che non si cnosce in nessun Paese del mondo. E' una corsa malata e drogata". Bertinotti cita gli appelli di Silvio Berlusconi e della capogruppo del Pd Anna Finocchiaro al voto per uno dei due partiti più grandi, bollandoli come "comportamenti infelici, pretese duopolistiche" che contraddicono lo schema dell'alternanza. Il problema, a suo giudizio, è che in questa sfida "non c'è uno scontro dei piccoli contro i grandi e dei grandi contro i piccoli" ma è in gioco "il pluralismo". ********* Oggi è il tempo della sfida, ma in un futuro non immediato Sinistra arcobaleno e Pd potranno tornare ad allearsi: Fausto Bertinotti non lo esclude, e spiega a Rainews24 che "nel tempo medio, se la sinistra alternativa avrà un successo, sarà possibile determinare un'influenza positiva sul Pd, che oggi guarda al centro ma potrebbe essere indotto proprio dal successo della sinistra a guardare a sinistra". Oggetto della sfida, sottolinea il candidato premier dell'Arcobaleno, la convinzione che "questa società possa essere migliorata solo con dei correttivi interni: per questo il Pd parte dalla cancellazione lotta di classe" contrapposta alla posizione della sinistra, che pensa a "riproporre un'alternativa di società". "Oggi questa campagna elettorale ci divide, seppure con rispetto, evitando di ricadere - avverte Bertinotti - nella tragica storia che ha attraversato le sinistre dei fratellli coltelli". Dal punto di vista delle proposte in campo economico, il leader Arcobaleno torna a criticare Walter Veltroni: "La crescita economica è sttaa criticata perché produce disuguaglianza, povertà e non benessere" e per questo va valutata "secondo i parametri dell'uguaglianza, del benessere e della valorizzazione dell'ambiente se davvero si vuol migliorare la condizione di vita della gente'. Condividi