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PERUGIA - Oltre 173mila euro per ridurre i costi, incrementare il livello professionale degli addetti e contrastare la varroa, l’acaro parassita con il maggiore impatto economico sull’apicoltura. Sono questi i finanziamenti e gli obiettivi del bando 2007-2008, con il quale la Regione Umbria intende migliorare la produzione e la commercializzazione del miele. Il bando, in scadenza il 21 marzo, è indirizzato a società e singoli operatori e prevede contributi, comunitari e nazionali, di 70mila euro per l’assistenza tecnica e la formazione professionale degli apicoltori e di oltre 85mila euro per la lotta alla varroasi e alle malattie connesse. Altri 3mila euro sono stati, inoltre, stanziati a sostegno delle spese per analisi chimiche e fisiche e 15mila euro per acquistare api regine e/o sciami di api di razza “ligustica”, la sottospecie di origine italiana più diffusa al mondo tra le api mellifere, adattabile alla maggior parte dei climi. Secondo i dati in possesso dell’assessorato regionale all’agricoltura, in Umbria viene prodotto soprattutto miele millefiori, anche misto a girasole e miele di melata. Si trovano inoltre molti mieli unifloreali come quelli di acacia, castagno, corbezzolo, pastinaca, stachis, tiglio, erba medica, sulla e lupinella. Esistono mieli millefiori di buona qualità, apprezzati dai conoscitori, soprattutto nelle zone montane di Gubbio, Città di Castello, Colfiorito, Norcia, monti Sibillini e monti dell’Amerino. La gran parte delle vendite vengono effettuate direttamente dall’apicoltore. L’apicoltura più redditizia – spiegano dalla Regione - è nelle zone del Trasimeno e lungo il bacino del fiume Tevere (Perugia, Marsciano, Orvieto, Terni). In questa zona, caratterizzata da clima sub-mediterraneo collinare, ci sono le aziende più sviluppate, sia sotto il profilo produttivo sia sotto quello gestionale. Le domande per accedere ai contributi devono essere inviate all’Arusia, in via Fontivegge 51, 06124 Perugia. Tutte le informazioni e la relativa modulistica sono disponibili sul sito www.regione.umbria.it alla sezione “Bandi”. Condividi