venturi01g.jpg
La Confesercenti sollecita il Governo ad attivare rapidamente un tavolo di confronto con le associazioni delle Pmi per arrivare ad un patto triennale su fisco, credito e consumi per uscire dall'emergenza, per superare alcuni svantaggi competitivi, per recuperare risorse da destinare alle pmi per non chiudere, ristrutturare, innovare e crescere. E' quanto stato annunciato nel corso del meeting cominciato oggi a Perugia. Secondo l'organizzazione guidata da Marco Venturi ''il rischio maggiore che va evitato è quello di passare dalla crisi ad una fase di ripresa frenata che equivarrebbe a mesi di preoccupante stagnazione''. Confesercenti in particolare sottolinea il pericolo di una nuova esplosione del debito pubblico ''che sta risalendo ai livelli di 10 anni fa e che influenzerà la inevitabile exit strategy''. Inoltre è stato ricordato che il deficit raggiungerà il 5,5% del pil, il debito pubblico raggiungerà il 120% fra un anno, facendo sì che la pressione fiscale resti molto alta ancora per alcuni anni, attestandosi sopra il 43%, mentre le spese correnti continueranno a correre rispetto al prodotto (nella media 2007-2010: 3,8% contro -1% del Pil). ''L'importanza di un patto triennale che indichi obiettivi programmati e condivisi in tempi certi e con decisioni chiare e controllabili - è stato sottolineato - deriva dal fatto che occorre evitare che l'economia italiana torni ad essere la più debole della Ue anche perché non vanno a soluzione ancora i nodi strutturali che da anni ne limitano la crescita''. Le proposte di Confesercenti per uscire dall'emergenza riguardano quindi: fisco: è fondamentale alleggerire il peso degli studi di settore anche per il 2010. Riduzioni dell'iva per il settore turistico; credito: prolungamento della moratoria sui debiti delle imprese. Agevolazioni e procedure rapide e semplificate per le nuove pmi e per quelle che investono in innovazione;consumi: detassazione una tantum per le tredicesime e interventi per il recupero del fiscal drag su tutti i redditi. Condividi