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Gubbio - Il sindaco Orfeo Goracci ha ieri incontrato il neo direttore generale dell’ASL 1 Emilio Duca. «L’incontro è stato cordiale e costruttivo – commenta il sindaco Goracci - con l’impegno a rivederci presto per ragionare intorno ad alcune priorità che per la comunità eugubina sono inderogabili. I principali problemi posti al direttore sono stati: 1- l’emergenza principale per Gubbio e gli eugubini e la richiesta più forte, pressante, sapendo di interpretare come non mai il volere e l’aspettativa di tutti, e sottolineo tutti, è quella di una diversa organizzazione del 118. L’ospedale di Branca è collocato nel lembo di territorio più a est dell’intero comune. Solo le popolazioni di Branca, Torre e Spada hanno ora l’intervento del 118 più “vicino”, per gli altri 30.000 Eugubini l’intervento di emergenza si è “allontanato”. Non è più rinviabile una risposta positiva alle richieste di 11.000 concittadini (tanti sono quelli che hanno firmato la petizione popolare), non solo per i tragici fatti che in queste ultime settimane si sono verificati, ma perché oggettivamente sembra fuori da ogni minimo buon senso che dove ci sono più abitanti, più turisti, più eventi, più problematicità non ci debba essere attivazione di pronto intervento. Il direttore Duca, che ha dimostrato disponibilità a capire, comprendere e agire, ha questa grande opportunità per partire con il piede giusto nel rapporto con la popolazione eugubina: dislocare una postazione del 118 adeguata per gli interventi di emergenza urgenza a Gubbio centro o entro la circonvallazione più verso zona ovest (Madonna del Ponte). 2-Dall’ospedale di Branca ci attendiamo di più. Ribadiamo la validità della scelta, comprendiamo le difficoltà della partenza ma ora l’ospedale deve viaggiare a velocità superiore. Per questo, fra le altre, due cose sono indispensabili: a) completare e far funzionare la dotazione strumentale presente, (perché da noi si fanno poche risonanze magnetiche e il cittadino deve andare a Terentola? L’emodinamica è una realtà vera o è “fumo negli occhi”?); b) avere le figure apicali che garantiscono la presenza e l’operatività all’ospedale di Gubbio. Non può continuare il fatto che le figure aziendali apicali siano presenti a Branca una volata la settimana e poche orette. Queste scelte, tra l’altro, non hanno nemmeno costi. E’ questione di volontà, non si toglie ad altri, si aggiunge dove manca. 3- L’Asl deve confermare le sue scelte e i suoi impegni nei confronti del PUC 2 (ex ospedale di piazza 40 Martiri) e a maggior ragione ora dopo che la Regione ha finanziato tale progetto. Il distretto dovrà essere trasferito nei locali del vecchio ospedale e questo, oltre ad essere più funzionale, sarà d’aiuto alla rivitalizzazione della zona di Piazza 40 Martiri. 4-L’attenzione della sanità e delle istituzioni si deve sempre più spendere verso la prevenzione e la tutela del territorio. Da questo punto di vista non si possono non ricordare le emergenze ambientali di questa area vasta e la necessità di una indagine approfondita (fino ad oggi non fatta) sulle morti e sulle malattie legate in qualche modo a forme di non adeguata tutela ambientale. Nei prossimi giorni, dopo che il dott. Duca avrà completato gli incontri e i confronti con le strutture e i suoi collaboratori ci incontreremo ancora per dare anche tempi e prospettive alle cose dette ben sapendo che tanti e tanti altri sono i problemi aperti della sanità ma che certamente affronteremo e risolveremo con volontà e spirito costruttivo». Condividi