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Lo piango anch’io, il maresciallo Giovanni Pezzullo, caduto in Afghanistan. Piango una persona per bene, un buon padre di famiglia, un cittadino italiano onesto e generoso. Ma non espongo la bandiera alla mia finestra. Perdonatemi: sarà forse un mio chiodo fisso, ma un militare, scegliendo quella carriera, mette già nel conto delle probabilità una morte sul campo, quale che sia. E il maresciallo Pezzullo lo piango e basta. Piango lui come tutti gli altri caduti nelle missioni all’estero, anche quelle in sostegno alle guerre americane, anche quelle avviate servilmente per riparare e mitigare i danni delle scellerate avventure militari di Bush. Ma mi dissocio dal cordoglio ufficiale dei funerali di stato, quello delle corone di stato, delle lacrime di stato, dei corazzieri accanto alle bare. Un militare che cade lontano dalla Patria, non è più eroico di un carabiniere o di un poliziotto che perde la vita in Patria, per difendere i concittadini dalla quotidiana criminalità. E’ il loro lavoro, si dice. E quando muoiono, carabinieri e poliziotti vengono presto dimenticati, lasciando nell’oblio anche le loro famiglie, le vedove e gli orfani. E’ il loro lavoro… Ebbene, il Cantiere Umbria nella sua (per ora) unica sede, esporrà perennemente il tricolore listato a lutto, per tutti i caduti sul lavoro, carabinieri e poliziotti compresi, fino a quando un Presidente della Repubblica non partecipi al funerale di stato di un operaio (insisto: di un operaio) caduto sul lavoro. Un funerale di stato, almeno uno, anche simbolicamente dedicato a uno dei quattro martiri giornalieri di quella infinita strage di lavoratori che vengono pianti soltanto dalle loro vedove e dai loro orfani, per i quali non si dispiega il Tricolore, per i quali non si scomodano i ministri della Repubblica, per i quali si sprecano soltanto parole di circostanza e lacrime di coccodrillo. Il Cantiere, che è stato antesignano del processo di unità a Sinistra e partecipa attivamente alla costruzione di questa entusiasmante casa comune, chiede che ovunque la Sinistra è presente con qualunque tipo di sede, raccolga questo invito e con le proprie bandiere listate a lutto dia un segnale forte a quanti rifiutano il proposito del PD di mantenersi equidistante fra padronato e lavoratori. Condividi