GUBBIO - La performance dei maestri Antonello Cannavale e Alberto Maria Ruta, è stata l’occasione per rinnovare nel luogo della sua origine un sodalizio ormai assodato. Il duo Cannavale–Ruta si è infatti costituito per la prima volta proprio a Gubbio nel 1995, nell’anno in cui ai due musicisti fu conferito il Premio Città di Gubbio. Per la direttrice artistica del Gubbio Summer Festival, Katia Ghigi, l’esibizione in programma è stata l’occasione per rendere omaggio alla memoria di Dino Clementi, che nel 1990, insieme al maestro Giovanni Sannipoli, ideò l’allora Gubbio Festival.
Alberto Maria Ruta è il primo violino e fondatore del Quartetto d’archi Savinio, col quale è impegnato in un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Si è esibito per le più prestigiose società di concerti italiane ed estere, prendendo parte a formazioni cameristiche con artisti di calibro internazionale.
Il maestro Cannavale è docente di musica da camera al conservatorio “G. Martucci” di Salerno e tiene frequenti corsi e masterclasses; si è esibito per prestigiose società di concerti di fama internazionale, apprezzato non solo dal pubblico, ma anche dalla critica, che del maestro continua a sottolineare “l’abilità tecnica consolidata e la notevole chiarezza espositiva”.
Il duo, che ha ormai raggiunto fama internazionale, ha saputo catturare l’attenzione del pubblico presente per la durata dell’intera esibizione, concedendo il bis in un concerto dai toni leggiadri quanto intensi; un tripudio di espressività ed emozioni esaltate dalla perfetta tecnica e dall’eleganza interpretativa dei due maestri, che per il pubblico del Gubbio Summer Festival hanno eseguito brani di Mozart, Beethoven e Schubert.
Questa sera il festival si trasferirà a Scheggia, presso l’Abbazia di Sitria alle 21,15, mentre domani, alla stessa ora, il concerto si terrà a Costacciaro, presso Villa Col de’ Canali, dove si esibiranno rispettivamente lo “Stuttgarter Gitarrenduo”, composto dalle chitarre di Julia Hechler e Christian Zielinksi e il “Libertango Sekstet” di Aleksandra Ostojic (fisarmonica), Boris Dukic (clarinetto) Ljiljana Milic (chitarra), Dejan Djordjevic (contrabbasso) e Sanja Colic-Zelic (pianoforte).
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