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I Carabinieri hanno eseguito oltre 50 arresti in tutta la penisola, e specialmente nelle regioni Calabrie e Umbria, contro un gruppo criminale dedito al traffico di stupefacenti, estrorsioni ed infiltrazioni nel mondo economico-impenditoriale con particolare riferimento all'edilizia ed al mercato immobiliare. Dopo gli arresti di questa notte da parte dei carabinieri del Ros che hanno individuato in Umbria la centrale di una joint venture criminale dedita al narcotraffico e all'acquisizione di appalti pubblici in maniera illegale, il comandante dei Ros Giampaolo Ganzer questa mattina al Comando provinciale dell'Arma di Perugia ha spiegato la genesi e i fatti che hanno portato al super blitz anti-cosca. "L'inchiesta nasce grazie all'intuito dell'Arma di Perugia - ha esordito il comandante Ganzer - che sul proprio territorio aveva individuato da tempo personaggi e affari sospetti. Tutte queste informazioni sono poi confluite agli organi nazionali che hanno messo in rete personaggi, territori, fatti e potenziali crimini". Il sistema si basava su vasto controllo della 'ndrangheta in Umbria che riusciva ad importare grosse quantità di stupefacenti. Alle 'ndrine calabresi si univano clan camorristici campani pronti ad investire in affari criminali. Il comandante dei Ros Giampaolo Ganzer ha sottolineato che questa joint venture del crimine faceva profitti con la droga e rinvestiva gli utili in progetti edilizi, in appalti pubblici e anche in altri traffici ancora tutti da chiarire, non esclusa la tratta degli esseri umani da inviare nel mercato del sesso del centro-Italia. L'operazione denominata 'Naos', diretta dal comandante del Ros Giampaolo Ganzer, ha individuato gli interessi di pericolose cosche della 'ndrangheta legati ai clan camorristici. In prima linea gli uomini della cosca calabrese dei Morabito-Palamara-Bruzzaniti, che avevano coinvolto anche il clan camorristico campano dei Casalesi. L'alleanza aveva costruito una pericolosa joint venture del crimine, che pur mantenendo legami con la casa madre calabrese, operava sia autonomamente sia sfruttando il tessuto criminale locale per controllare lo spaccio di droga e per acquisire notizie sulle imprese locali che operavano nel mercato edile, degli investimenti immobiliari e del commercio di autovetture. Condividi