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Il Ministro della solidarietà sociale Paolo Ferrero incontrerà mercoledì 13 febbraio i lavoratori delle Industrie Minerva S.p.A di Spoleto a ribadire che il lavoro è al centro dell’agenda elettorale del PRC-SE che ha aperto, appunto, la sua campagna con la conferenza delle lavoratrici e dei lavoratori a Torino, di fronte alla Tyssen Krupp, lo scorso sabato 9 febbraio. La crisi industriale del territorio spoletino ha raggiunto la sua punta avanzata con il fallimento, dichiarato dal Tribunale, della trentennale azienda leader a livello nazionale, con marchio prestigioso fortemente conteso e con commesse anche a livello europeo per la produzione di bus e autocarri. Nella sua lunga storia l’azienda ha collezionato ben tre fallimenti nonostante abbia ricevuto finanziamenti europei, finanziamenti regionali per la formazione, mai attuata, sgravi fiscali e previdenziali. I 92 lavoratori sono senza stipendio ormai da qualche mese e, prima delle festività di fine anno, hanno dovuto far ricorso ad un prestito bancario pari a due mensilità garantito dal proprio TFR. Il curatore fallimentare il 2 gennaio non ha consentito il rientro al lavoro dei pochi lavoratori rimasti in attività per portare a termine le commesse in quanto l'azienda Millennium di Deruta, che si è occupa della sicurezza all’interno dell’azienda, ha dichiarato inagibili alcuni reparti nei quali si era lavorato fino al 31 dicembre. Di fatto, quindi, l’azienda è chiusa nel silenzio assordante delle istituzioni, dell’Amministrazione Comunale di Spoleto che, solo dopo tre mesi ha “pensato” di tenere una seduta aperta del Consiglio Comunale dal quale non sono scaturite proposte dirette a trovare una soluzione che consenta di difendere un patrimonio vitale per la città. I lavoratori, con il supporto delle organizzazioni sindacali di categoria, hanno, quindi, preso su di loro la responsabilità di difendere tale patrimonio che rappresenta la sopravvivenza per loro e per le loro famiglie decidendo di presidiare l’azienda per impedire che la stessa sia svuotata e che le commesse rimaste inevase vengano portate altrove. Quali sono le azioni che le istituzioni, regionali e locali, stanno mettendo atto perché, superando le ipocrisie e gli interessi di pochi, si dia una giusta soluzione ad una situazione drammatica che priva la città dello sviluppo ed i lavoratori della dignità del lavoro? Quale idea di sviluppo agita la mente dell’amministrazione comunale di Spoleto impastoiata nella partitocrazia e nella spartizione del potere? Intanto i lavoratori, in attesa dei tempi lunghi della Cassa Integrazione, sono senza lavoro e, in attesa degli stipendi non pagati. Argia Simone – segreteria prov.le Perugia PRC-SE Condividi