stemma provincia pg.jpg
PERUGIA - La questione sicurezza è approdata anche al Consiglio provinciale di Perugia, dopo che l’opposizione ne aveva sollecitata la convocazione sotto la spinta dei recenti avvenimenti di cronaca che hanno trovato ampio risalto da parte della stampa nazionale. Clima teso, dunque, ma dibattito che sin qui si sta svolgendo in termini assai civili, essendosi limitato il capogruppo di An, Bruno Biagiotti, che ha dato avvio agli interventi, a ripetere un concetto condivisibile, ovvero che la sicurezza non è argomento di destra o di sinistra, ma riguarda trasversalmente tutti i settori e tutte le categorie. Condivisibile - e condivisa dalle forze di centrosinistra – anche l’affermazione secondo la quale l’aspetto principale sul quale occorre incidere è quello del senso di insicurezza che attanaglia la maggior parte dei cittadini e che per il presidente Cozzari, reduce da un incontro mattutino con il prefetto di Perugina, sarebbe “più grave nella percezione che si ha di esso che nella realtà”. Quanto al che fare, fermo restando per tutti che l’attività di repressione della delinquenza non richiede l’applicazione di pene più severe delle attuali, bensì la certezza del diritto e delle pene comminate, per il centro destra la ricetta valida, sulla quale la condivisione viene mano, resta quella della “tolleranza zero” nei confronti di quanti “disturbano”, che non fa distinzione alcuna. Il tutto condito con l’invito rivolto alle istituzioni di far sentire maggiormente la loro presenza in senso preventivo, avendo il coraggio di prendere di petto le questioni aperte sul territorio, con particolare riferimento al disagio giovanile, anche con l’applicazione di nuove politiche urbanistiche e di gestione del territorio medesimo. Da qui anche la richiesta alla Giunta provinciale affinché convochi un Consiglio provinciale aperto alla città allo scopo di approfondire ulteriormente i contenuti di questa prima riflessione. La risposta dei gruppi di maggioranza si è tradotta soprattutto nella presentazione di un ordine del giorno nel quale si respinge “l’immagine negativa fornita in queste ultime settimane da molti programmi televisivi” e si ribadisce “la caratterizzazione dell’Umbria come patria della pace e fertile terreno di integrazione”. Primo intervento del centrosinistra, quello del capogruppo diessino, Lazzaro Fogliari, secondo il quale tutti i cittadini debbono farsi carico del problema e sono tenuti a vigilare e contribuire all’affermazione di un clima di maggiore serenità. Nello stesso ordine del giorno sono elencate anche proposte operative, quali la costituzione di un coordinamento tra le diverse forze di polizia per un controllo mirato delle aree a rischio; il monitoraggio delle attività illegali su Perugia e provincia; una collaborazione tra i vari soggetti istituzionali e le realtà sociali, per affermare una cultura della legalità. Va infine aggiunto che il presidente Cozzari, che si è anch’egli dichiarato assai preoccupato per il danno di immagine che sta subendo Perugia in questi giorni, nel riferire dell’incontro mattutino con il prefetto, ha informato che al momento la proposta che si sta facendo strada è quella della costituzione di un tavolo delle istituzioni per dare vita ad un Patto sulla sicurezza, sulla scia di quanto è stato già fatto a Prato, Torino e Genova. Patto che chiamerà gli Enti locali a contribuire alla creazione di un fondo a sostegno di interventi mirati e specifici. Per cui – ha spiegato sempre il presidente – “saremo chiamati a mettere a disposizione risorse cospicue, attingendo magari all’avanzo di amministrazione dell’Ente od anche irrobustendo il nostro Corpo di Polizia”. Il dibattito è ancora in corso. Condividi