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TERNI - Nel 2006 le entrate tributarie proprie del Comune di Terni sono state del 27% inferiori alla media nazionale e tra le 15 più basse nei 106 capoluoghi di provincia italiani. E’ quanto si ricava dai dati ufficiali del Ministero dell’Interno sui bilanci consuntivi dei maggiori Comuni italiani, elaborati dal Centro Studi Sintesi e pubblicati sul sito internet del quotidiano “Sole 24 Ore”. Da tale indagine, compiuta sulle cifre reali e certificate e non su simulazioni o campionamenti né tanto meno su numeri inventati ed utilizzati demagogicamente e strumentalmente per pura propaganda da qualche scheggia dell’opposizione, come purtroppo accade proprio in queste ore, si evince che in cifre assolute nel 2006 le entrate tributarie del Comune di Terni, al netto dei trasferimenti da altri Enti, sono state di 282 euro a cittadino, contro una media nazionale di 387 euro (-27,01%). Il che pone Terni al 91esimo posto sui 106 capoluoghi. Per quanto riguarda il centro Italia (Toscana, Umbria, Lazio e Marche), presentava, sempre a consuntivo, il 22esimo prelievo più basso su 23 città: solo a Lucca le tasse comunali pro-capite erano inferiori (278 euro pro-capite, - 4 euro), mentre per ciò che concerne gli altri capoluoghi – solo per citarne alcuni - si va dai 329 euro a testa di Perugia (+47 euro rispetto a Terni), ai 425 di Frosinone (+143), ai 407 di Ascoli (+125), ai 444 di Viterbo (+162), ai 504 di Ancona (+222 euro), ai 508 di Rieti (+ 226), ai 513 di Grosseto (+231 euro), ai 542 di Carrara (+ 260), fino ai 631 di Pisa (+349 rispetto a Terni). Rispetto al totale dei 70 capoluoghi del centro-nord, le entrate tributarie proprie del Comune di Terni sono state le 64esime più basse: solo a Verbania, Bolzano, Trento, Rovigo, Udine e Lucca i cittadini hanno pagato meno tributi comunali, mentre in altri 63 città il prelievo comunale medio è stato superiore, spesso in maniera significativa, a quello registrato nella seconda città umbra. Condividi