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“Città di Castello da terra di passaggio a meta turistica”: così per Riccardo Celestini, assessore al Turismo del capoluogo tifernate, si possono riassumere i dati del 2007, relativi a flussi e presenze. “Un aumento dell’8,7 per cento nelle presenze (pari a quasi 183.855 turisti) e un aumento dell’8,3 negli arrivi, che sfiorano quota 53mila” precisa l’assessore, sottolineando come “il trend sia omogeneo su tutto il comprensorio che nel 2007 ha accolto 339.689 turisti, guadagnando 28211 ospiti in più del 2006, di cui 14744 ad appannaggio di Città di Castello”. “I numeri confermano che il turismo è tra i punti di forza del territorio perché la riconoscibilità esterna che si è guadagnata abbraccia tutto l’Alto Tevere - prosegue l’amministratore - premiando lo sforzo di amministratori ed operatori, per focalizzare la promozione su un target mirato, che ha risposto in modo continuo e consistente, tanto da incrementare anche l’indice di permanenza, che segna un leggero rialzo. La media del 2007 è di 3,5 giorni, superiore al dato regionale (2,85), e molto prossima alla soglia della cosiddetta “lunga permanenza”, che equivale, secondo gli indici nazionali, ad un soggiorno di quattro giorni. Un addio quasi definitivo dunque al turismo ‘mordi e fuggi’ a vantaggio di una vera e propria vacanza per gli italiani, che crescono del 4.9% e si concentrano soprattutto nel periodo delle ferie estive, ma anche per quel 23,8 per cento di stranieri in più, attratto dai crescenti collegamenti dell’aeroporto di Perugia con Londra. Per Celestini “È importante sottolineare l’aumento del 7,9 dell’alberghiero e del 10,3 dell’extralberghiero, spalmato su tutto il territorio, a conferma della vocazione policentrica del circuito turistico interno e dell’appeal dei borghi, - primo fra tutti per risultati Citerna - nel determinare itinerari e percorsi. Un elemento determinate nell’allungamento dei tempi di permanenza è costituto dall’animazione che ha offerto eventi di altissimo livello, un caleidoscopio di iniziative, folkloristiche, culturali, sportive, complementari al contesto ambientale ed artistico”. “I dati del 2007 sono certo condizionati da una serie di concomitanze positive nell’andamento climatico e nel calendario - ribadisce Celestini - però dobbiamo cogliere il momento favorevole per migliorare la cultura dell’accoglienza, che non può essere limitata esclusivamente alle strutture ricettive ma deve estendersi agli esercizi commerciali, alle associazioni culturali e ricreative, ai servizi e ai cittadini. In questo ambito sarà necessario tutelare gli operatori, verificando eventuali casi di abusivismo, monitorare gli andamenti e i flussi per interpretare tempestivamente tendenze ed agire sulle fragilità”. “Come comprensorio dobbiamo muoverci verso una programmazione condivisa anche con la Valtiberina toscana e i territori confinanti, per armonizzare le sovrapposizioni virtuose ed evitarle se controproducenti” conclude l’assessore, definendo strategico “ottimizzare, in un periodo di crescita, lo spirito costruttivo degli operatori, sempre più aperti a collaborazioni e sinergie tra loro e con la parte pubblica. A questo scopo abbiamo già avuti diversi incontri per elaborare una piattaforma che veda coinvolta in una forma aggregativa (consorzio) i diversi soggetti del settore. Un luogo in cui pubblico e privato possano confrontarsi su strategie e programmi futuri per agevolare lo sviluppo di una realtà economica sempre più rilevante. Nella promozione, in cui più forte è il ruolo delle amministrazioni, agire in collaborazione, così come sperimentato con la Mostra del tartufo, può determinare ricadute positive per tutto il territorio”. Primo appuntamento del 2008 per il turismo tifernate: la presenza negli spazi della Regione dell’Umbria alla BIT di Milano, la borsa internazionale del turismo. Condividi