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TERNI – Riduzione della produzione di rifiuti all’origine; raccolta differenziata spinta; autosufficienza degli Ambiti su scala regionale; semplificazione impiantistica; superamento degli ATO per i rifiuti ed il settore idrico, con le Province delegate alla gestione delle funzioni; attuazione del percorso per la Multiutility provinciale; miglioramento della qualità dell’aria: queste le linee guida di un documento approvato all’unanimità dal Consiglio provinciale in materia di gestione del ciclo dei rifiuti e di rispetto e tutela dell’ambiente. Un documento che era stato proposto dal Presidente della Provincia ai Capigruppo consiliari che, nel corso della riunione di ieri dell’Assemblea di Palazzo Bazzani, si sono incontrati per apportarvi alcuni lievi aggiustamenti. Vista la condivisione generale della proposta non è stato necessario neppure passare alle dichiarazioni di voto. “Un risultato senz’altro positivo –commenta il Presidente della Provincia, Andrea Cavicchioli- che consente di attivare il confronto con la Regione ed i Comuni per il nuovo “Piano dei Rifiuti” su basi solide e con principi definiti, che debbono garantire il raggiungimento di obiettivi ampiamente condivisi”. Nel documento si prende atto positivamente della prossima presentazione del “Piano provinciale per l’Ambiente” e degli elaborati dell’”Osservatorio Permanente sulla Salute e l’Ambiente”, ribadendo l’impegno dell’Ente per azioni volte al miglioramento della qualità dell’aria sul territorio provinciale, sulla base di specifici protocolli che individuano percorsi concreti e verificabili. Per ciò che concerne le problematiche relative al sistema dei rifiuti, il Consiglio reputa essenziale l’attivazione di un confronto serrato sul nuovo “Piano regionale” e dà mandato al Presidente di attivarsi nei confronti della Regione per concordare modalità di coinvolgimento anche del Consiglio per un iter specificatamente definito nei principi, nelle linee guida e nei tempi di esame e di approvazione. Fondamentale, in questo quadro, la riduzione della produzione di rifiuti all’origine, con politiche organiche nei confronti della popolazione e dei settori produttivi e commerciali, con l’adozione di un piano specifico per la raccolta differenziata spinta, anche fondata sul “porta a porta”, con la previsione di risorse ai Comuni e disincentivi in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi stabiliti, utilizzando nuove metodologie che in alcune realtà hanno consentito di raggiungere risultati lusinghieri, prevedendo anche meccanismi premiali nei confronti dei cittadini. In questo contesto il Consiglio impegna il Presidente e la Giunta a costituire, insieme all’ATO, un tavolo di coordinamento permanente dell’intero territorio provinciale, dove i Comuni, con un ruolo di forte protagonismo, possono delineare una coerente ed integrata politica di forte implementazione della raccolta differenziata del riciclo e del riuso. L’Assemblea di Palazzo Bazzani considera l’autosufficienza degli Ambiti su scala regionale un elemento basilare da inserire nel piano regionale, considerando necessario per ciascun Ambito provinciale il completo ciclo integrato di trattamento dei rifiuti, ricorrendo anche a nuove tecnologie che tengano conto dell’impatto ambientale e del dato economico, perseguendo, per l’Ambito della provincia di Terni, la semplificazione impiantistica e salvaguardando l’interesse pubblico, con la necessità di una dotazione impiantistica adeguata anche nella provincia di Perugia, che renda operativo e concreto il concetto di autosufficienza degli Ambiti. In tale quadro acquisiscono valore e precipuo interesse la realizzazione di impianti per la produzione di CDR e compost di qualità. Dovrà, inoltre, essere avviato un immediato confronto con l’ Autorità di ambito per verificare gli effetti finanziari e tariffari derivanti dalla rimodulazione dei flussi per la discarica di Orvieto a seguito della chiusura del termovalorizzatore ASM, auspicando anche soluzioni per il contenzioso promosso da alcuni Comuni con atti concreti. In relazione a quanto disposto dalla nuova Legge finanziaria, che prevede il superamento degli ATO per i rifiuti e per il settore idrico individuando in via preferenziale le Province per la gestione delle funzioni attualmente svolte dagli stessi, si ritiene opportuna un’azione nei confronti della Regione affinché recepisca tale impostazione con l’ulteriore obiettivo di operare uno snellimento dei punti di riferimento amministrativi. In questa ottica viene chiesta la rapida attuazione del percorso per la “Multiutility provinciale”. L’Assemblea di Palazzo Bazzani dà, infine, mandato al Presidente della Provincia, unitamente a quello del Consiglio provinciale ed alla Conferenza dei Capigruppo, di attivarsi per attuare i principi esposti nell’ordine del giorno e di riferire secondo le modalità che saranno concordate con la stessa Conferenza dei Capigruppo. Condividi