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PERUGIA - “L’organizzazione del Polo tessile in Umbria favorirà la ripresa già in atto delle piccole, medie e grandi imprese che operano del settore rendendole sempre più competitive nel mercato nazionale e all’estero”. Lo ha affermato stamani a Perugia, l’assessore regionale alla formazione, Maria Prodi, durante la presentazione del Polo formativo per l’innovazione tessile in Umbria, “Polo In.Tex Umbria”. All’incontro erano presenti, oltre all’assessore Prodi, l’assessore alla Formazione professionale della Provincia di Perugia, Giuliano Granocchia, i rappresentanti dell’Ufficio scolastico regionale, il vicepresidente del sindacato industria tessile Confindustria Perugia, Gianluca Mirabassi, il presidente del Cna Federmoda Umbria, Tiziano Ciampetti, il presidente regionale Federazione Moda Confartigianato, Massimo Nocetti, il docente di economia e gestione delle imprese dell’Università di Perugia, Luca Ferrucci. “Il settore tessile ha attraversato un periodo di crisi profonda che è stato ormai superato – ha detto l’assessore Prodi- Ora è indispensabile puntare sull’innovazione e sulla formazione. A proposito ‘In.Tex’, che nasce dall’aggregazione delle più importanti aziende regionali del settore tessile, delle associazioni di categoria con le rispettive agenzie formative, l’Università degli Studi di Perugia, la Fondazione Accademia di Belle Arti di Perugia, il Centro di ricerca Città Studi di Biella, l’ITAS “G. Bruno” e l’Istituto d’Istruzione Artistica e Classica di Orvieto, potrà fornire a 360 gradi ciò che serve, sia sul fronte dell’innovazione che della formazione”. L’assessore Prodi ha evidenziato che la necessità di formare nuove figure professionali con competenze tecniche di alto livello trova risposta nel corso per tecnico superiore per l’innovazione nell’industria tessile e dell’abbigliamento che partirà entro marzo 2008, avrà la durata di mille 200 ore e si svolgerà all’Itas Giordano Bruno di Perugia. “Il corso rappresenta un esempio importante della costante sinergia che dovrà esserci tra il mondo della scuola e dell’università, che dovranno essere sempre meno autoreferenziali, e delle imprese che dovranno far circolare la loro esperienza e rilanciare le scuole tecnico prefessionali. Compito delle istituzioni sarà quello di seguire e monitorare le attività del Polo”. Il comparto del tessile in Umbria vede 2 mila imprese con oltre 10 mila addetti. “In.Tex” dovrà promuovere progetti di ricerca per avviarne l’innovazione scientifica, tecnologica e organizzativa. Condividi