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Il Club Cacciatori “Le Torri” ha partecipato oggi alla manifestazione di protesta contro l’aumento della tassa regionale sull’esercizio venatorio. Ancora una volta la politica spicciola, fatta di consociativismo e clientela, fa ricadere sui cittadini il peso più immediato dell’uso improprio del denaro pubblico, ricorrendo puntualmente all’aumento delle tasse. Gravi sono le responsabilità del Consiglio Regionale dell’Umbria che non governa adeguatamente fauna e territorio, indifferentemente maggioranza ed opposizione, e che di conseguenza nulla sta facendo per fermare il degrado faunistico ed ambientale del nostro meraviglioso territorio regionale. Ignorando per sola incuria e clientela, gli obblighi innovativi che impone la Legge Nazionale sulla Caccia 157/92, in direzione della caccia di gestione, del coinvolgimento diretto dei cacciatori e della crescita tecnico/culturale di ambientalisti e cacciatori. E’ per questa ragione che rilanciamo ancora una volta l’allarme sulla scomparsa inesorabile di tante essenze erbacee ed arboree, di alcune specie di animali selvatici e persino di specie domestiche. L’incuria, all’abbandono, l’uso/abuso di sostanze chimiche in agricoltura, l’inquinamento di tutti i maggior bacini e corsi d’acqua e, più che mai, allo sperpero dei 2.500.000,00 Euro (5 miliardi delle vecchie lire), che i cacciatori pagano ogni anno alla Regione Umbria, determinano la decadenza ecologica che ci sta portando verso l’impoverimento costante della diversità biologica. Noi del Club “Le Torri” rilanciamo l’accusa agli assessori competenti, di essere osteggiati ed ignorati, proprio nel momento in cui fanno puntualmente uso delle parole “concertazione e partecipazione” e consolidano incerti figuri che lucrano sulla caccia e dividono il mondo venatorio. Denunciamo ancora una volta che l’aumento delle tasse non produrrà nessun miglioramento effettivo e non darà nessuna garanzia, se non verranno “eradicati” i personaggi che al margine delle competenze regionali, amministrano da oltre venti anni ed in concorso tra loro, la “torta” offerta dai cacciatori dell’Umbria. Condividi