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PERUGIA – “In Umbria sono stati raggiunti risultati significativi per le donazioni di organi e tessuti, con un incremento costante anche nei trapianti, ma ancora non sono sufficienti a far fronte alle necessità dei pazienti in lista di attesa”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità Maurizio Rosi, commentando i dati dell’attività 2007 del “Centro regionale trapianti” nel 2007, illustrati oggi a Palazzo Donini dal coordinatore, professor Cesare Gambelunghe. Erano presenti il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia Walter Orlandi, la coordinatrice della Commissione politiche di coesione sociale dell’”Anci” (Associazione nazionale Comuni) Umbria Rita Zampolini, l’amministratore della Scuola di amministrazione pubblica “Villa Umbra” Alberto Naticchioni, rappresentanti delle associazioni di volontariato per la donazione di organi. “L’Umbria – ha sottolineato il professor Gambelunghe – nel 2007 ha ottenuto un notevole successo per le ‘non opposizioni alla donazione di organi e tessuti’, scendendo dal 42,8 per cento del 2002 al 15 per cento del 2007, il miglior risultato a livello nazionale. Occorre un ulteriore sforzo”. “Un dato – ha rilevato l’assessore Rosi – che va ancora migliorato e per questo è di notevole importanza l’accordo raggiunto dalla Regione con ‘Anci’ e Centro trapianti per la campagna di donazione che coinvolgerà tutti i Comuni umbri, con la consegna di una tessera per esprimere la propria volontà e un’adeguata formazione per il personale”. “L’intera regione è mobilitata”, ha detto il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia, annunciando che “entro febbraio sarà completato il trasferimento della Rianimazione da Monteluce al ‘Santa Maria della Misericordia’, con l’aumento di posti letto e la possibilità di incrementare il numero dei trapianti. Quanto ai trapianti di cuore – ha aggiunto – è già stata ottenuta la certificazione di tutte le strutture necessarie, così come deciso insieme alla Regione, ma l’attività partirà solo quando saranno completate tutte le strutture per degenza e assistenza”. Nel Polo Unico, inoltre, “saranno individuati nei prossimi mesi – ha detto ancora Orlandi – spazi idonei per il Centro regionale trapianti”. “L’Umbria è pronta per il trapianto di cuore – ha confermato l’assessore regionale alla Sanità – ma è in atto un trasferimento epocale, da un ospedale al Polo Unico. Nella regione, nonostante le esigenze fortemente aumentate, a fronte di un incremento annuale di risorse di appena il 3 per cento, con l’aumento del costo del personale che da solo ne assorbe il 2,1 per cento, si è riusciti a mantenere un servizio di grande qualità, senza aumentare tasse o introdurre ticket, come dimostrano anche il bilancio del Centro regionale trapianti”. Dai dati che ha illustrato il professor Gambelunghe, emerge “il notevole contributo dato dall’Umbria per i trapianti di organi salvavita”, la donazione di cellule staminali emopoietiche (midollo osseo) da non consaguinei “che pone l’Umbria al terzo posto in Italia”, e la diminuzione delle liste di attesa per i trapianti di rene, “con un risparmio nella spesa sanitaria di 9 milioni l’anno, in quanto si abbattono i costi della dialisi”. Risultati “meno positivi” per il trapianto di fegato. “La lista di attesa umbra si va esaurendo – ha detto Gambelunghe – e molti malati umbri vengono indirizzati verso altre strutture, nonostante nella nostra struttura la sopravvivenza a un anno dal trapianto sia dell’89 per cento, migliore della media nazionale che è dell’87 per cento. Si rende necessaria una riunione con i medici ospedalieri perché non è etico indirizzare i pazienti in altre regioni, con liste di attesa lunghissime, quando in Umbria c’è la possibilità di fare trapianti dopo sei mesi. Lo stesso vale per il tessuto oculare”. Il coordinatore del Centro regionale trapianti ha annunciato inoltre che si terrà a Perugia dal 12 al 14 giugno il Congresso con cui l’Organizzazione Centro Sud Trapianti (“Ocst”), cui appartiene la Regione Umbria, celebrerà il suo decennale. “L’Organizzazione – ha ricordato – è stata infatti fondata nel 1998 a Perugia”. Il congresso, che ha il patrocinio della Regione, prevede anche una tavola rotonda con la partecipazione degli assessori regionali alla Sanità delle nove Regioni appartenenti alla “Ocst” (oltre all’Umbria, Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna), in cui si farà il punto sulla situazione attuale e le prospettive della donazione e dei trapianti. Condividi