Rinnovato il contratto nell'artigianato alimentare

Con il rinnovo del contratto nazionale dell’artigianato alimentare, fermo dal 2005, si è raggiunta un’importante intesa che riguarda circa cinquemila lavoratori umbri del settore. Un risultato importante sotto il profilo salariale, con 105 euro per i lavoratori artigiani, 111 per i panificatori e con 412 euro di una tantum, suddivisa in due tranche, in linea con le aspettative e le richieste sindacali. Dal punto di vista dei diritti dei lavoratori, è stata migliorata la norma sulla maternità per le lavoratrici, mentre sull’orario si è fissato il massimo di 48 ore settimanali di lavoro. Per i giovani il negoziato ha ottenuto il risultato di un miglioramento delle condizioni previste dalla legge sull’apprendistato, che li porterà a percepire fino al 100% del salario nell'ultima fase contrattuale. Inoltre, dopo il quinto anno di assunzione si avrà diritto ai congedi per la formazione. “Questi risultati dimostrano come in questi settori il contratto nazionale di lavoro è l’unico strumento in grado di riadeguare, seppur in parte, i salari dei lavoratori”. Così commenta il segretario generale della Flai Umbria, Vincenzo Sgalla, mentre Sara Palazzoli e Cristiano Alunni entrambi della segreteria Flai Umbria, che hanno partecipato alle trattative per il rinnovo del contratto, evidenziano come “nelle prossime settimane occorrerà uno sforzo straordinario da parte della nostra organizzazione sindacale per comunicare alle migliaia di lavoratrici e lavoratori dell’Umbria questo risultato attraverso assemblee ed incontri anche fuori dall’orario di lavoro”. “Per questo – continuano i sindacalisti - la nostra struttura regionale, da tempo, richiede alle associazioni di categoria, Cna, Confartigianato, Confcommercio ed altre, di incontrarsi per codificare nel settore alimentare un sistema di relazioni industriali vero, per superare l’attuale fase di finta contrattazione territoriale. I lavoratori hanno bisogno di risposte, non di chiacchiere politiche. A partire dalla elezione urgente del delegato per la sicurezza di bacino”.