Federico Santi segreteria provinciale area Lavoro, Economia e Trasporti
Claudio Torcolo responsabile Lavoro
Oltre 3,4 milioni di lavoratori e pensionati, la schiacchiante maggioranza di 3,6 milioni di votanti, hanno bocciato l'accordo separato del 22 gennaio sulla riforma del modello contrattuale, non sottoscritto dalla Cgil. Il risultato del referendum promosso dalla Cgil è importantissimo e fa capire dal livello di partecipazione quanto sia impopolare l'accordo.
Mentre la crisi avanza purtroppo a passo spedito anche sui nostri territori, come la crisi del metalmeccanico dell'alto Tevere e la Perugina, il governo è immobile e non prende nessun tipo di provvedimento per sostenere l'economia o per aiutare coloro che perdono il posto di lavoro. Ricordiamo che moltissimi di questi sono precari o apprendisti e che non hanno nessun tipo di ammortizzatore sociale.
In questo contesto, mentre negli altri Paesi si ha un pesante intervento pubblico per salvare posti di lavoro e per incentivare l'erogazione del credito, il Governo deprime ancora di più i consumi primari con il licenziamento di migliaglia (solo in Umbria) di insegnagnanti precari.
Siamo convinti che l'iniziativa del 4 Aprile comincerà ad aprire gli occhi agli italiani che si ritroveranno a Ottobre un panorama sociale ed educativo terribilmente compromesso da questo Governo irresponsabile.
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