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Da alcuni mesi “voci” ricorrenti accennano al progetto di chiudere il dipartimento Testa Collo dal sabato alle ore 14 alla mattina del lunedì, il che comporterebbe anche la chiusura dell'ambulatorio dell'UO ORL con conseguenti problemi per lo svolgimento della normale attività assistenziale e delle urgenze che afferiscono alla struttura ospedaliera da tutto il territorio. Nella ala del nosocomio ternano dove risiede il dipartimento Testa Collo coesistono cinque equipe mediche, tra cui l'UO ORL con la degenza breve, quella ordinaria e l'ambulatorio (pronti soccorsi, medicazioni, dimissioni ecc). Il motivo del progetto è: il numero di malati “appoggiati” principalmente nel fine settimana comporta difficoltà il lunedì per i ricoveri ordinari chirurgici del dipartimento. Il circolo del Prc ha più volte evidenziato il ventennale problema dei malati (principalmente medicina generale) con posto letto in un altro reparto, indicando la necessità di una riorganizzazione razionale della medicina interna e di una proficua collaborazione con il territorio (ricoveri domiciliari, assistenza domiciliare ecc). Noi del Prc abbiamo anche evidenziato degli spiragli di un nuovo indirizzo di collaborazione del nosocomio con l'Asl che negli ultimi due o tre anni si è manifestata (per esempio nel caso delle dimissioni protette). Pertanto abbiamo auspicato un rafforzamento deciso e rapido verso il suddetto indirizzo. Come Prc torniamo a chiedere di costruire una efficace ed efficiente strategia fondata su una reale integrazione strutturale e funzionale tra i servizi ospedalieri e territoriali per i quali la centralità sono gli utenti e gli operatori sanitari. Il primo step di tutto l'ospedale ternano è di mettere in condizioni le varie branche mediche e chirurgiche di operare con personale infermieristico e Oss sufficiente (ricordiamo che il multifunzionale ambulatorio dell'UO ORL ha in dotazione due unità infermieristiche dal lunedì al sabato, la domenica zero unità). La carenza cronica del personale paramedico e medico e il loro stato a volte di precarietà sono punti non più rinviabili e la loro assunzione a tempo indeterminato e un investimento per il futuro. Inoltre la soluzione del problema delle liste di attesa per interventi di elezione Orl è impellente, se si pensa che l'unità operativa del nosocomio ternano è l'unica realtà della provincia con degenza medica e chirurgica. Il progetto di chiusura nel fine settimana acuisce i problemi assistenziali (con pazienti Orl che trascorrono il fine settimana in altra U.O.) soprattutto nelle emergenze chirurgiche, non risolvendo il problema dei malati internistici “appoggiati” e della carenza del personale dell'ambulatorio Orl. Siamo consapevoli che l'assistenza sanitaria non può essere un proliferare all'infinito di posti letto ospedalieri e che una razionalizzazione è necessaria ma non si deve per questo scivolare nel versante opposto. Condividi