Mancano molte risorse economiche per completare l'opera di restauro di strutture, monumenti e opera d'arte danneggiate dal sisma del 1997. La denuncia arriva dall'assessore alla cultura, Silvano Rometti, che è presente a Roma per un covegno sul modello umbria in fatto di ricostruzione post-sismica.
“Rimangono ancora da completare – ha spiegato Rometti - molti interventi di recupero del patrimonio diffuso che rappresenta la ricchezza e l’identità dell’Umbria. Mancano ingenti risorse che la Regione Umbria ha chiesto di inserire nelle ultime due leggi Finanziarie, senza ottenere però risposte dal Governo”.
Il ripristino del patrimonio, storico e architettonico lesionato dal terremoto è stato considerato prioritario fin da subito dalla Regione Umbria, al pari delle altre emergenze quali il rientro nelle abitazioni e la ripresa delle attività produttive, poiché i beni culturali svolgono in Umbria un ruolo fondamentale per il turismo e lo sviluppo economico. È stata una scelta che ha determinato atti normativi, procedure, interventi e metodiche di assoluta avanguardia e il cui successo è stato garantito dalla forte sinergia tra le istituzioni coinvolte, a cominciare dal Ministero dei Beni culturali e dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile.
Ma per chiudere oggi l'ultimo tassello servono risorse nuove.
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