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Non è stata ancora pubblicata ma fonti delle Nazioni Unite hanno anticipato i contenuti di una legge, votata dal governo afgano, che legalizzerà la schiavitù femminile in un paese dove i diritti delle donne erano già privi di tutele concrete. Secondo tale legge: le donne saranno obbligate a "concedersi" al marito senza opporre resistenza, sarà loro vietato di uscire di casa, di cercare lavoro o anche di andare dal dottore senza il permesso del consorte, mentre la custodia dei figli sarà esclusivamente affidata ai padri e ai nonni. Che la situazione per le donne in Afghanistan fosse già durissima non attenua la gravità di un provvedimento che, se non cancellato, rappresenterà una svolta decisiva del paese. La cancellazione dei diritti civili alle donne sposate sancisce concretamente la scelta non democratica del paese in cui gli sciiti, circa il 10 per cento della popolazione, erano già autorizzati ad osservare un “diritto di famiglia” proprio . Secondo il quotidiano britannico Independent, come riporta Repubblica, il provvedimento di legge sarebbe frutto delle pressioni esercitate dall'Iran, che mantiene uno stretto legame con la minoranza sciita afgana. L’Italia, presente in Afghanistan, è stata incaricata della ricostruzione del sistema giuridico nel paese. Condividi