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ROMA - Non c'è male per un governo che ha ottenuto il favore degli elettori promettendo maggiore sicurezza. Questa mattina i sindacati delle forze dell'ordine hanno manifestato davanti al ministero dell'Interno contro i tagli che quello stesso governo ha stabilito per il settore ed a sostenerli hanno protestato con loro i segretari generali di Cgil, Guglielmo Epifani, Cisl, Raffaele Bonanni e Ugl, Renata Polverini, nonché il segretario del Pd, Dario Franceschini. Quest'ultimo ha accusato il Governo di aver tagliato 3 miliardi e mezzo di euro al comparto. L'accusa rivolta al governo è quella di aver "tagliato 1.031 milioni di euro per la sicurezza e poi ne ha stanziati 100 milioni per le forze di polizia". A conti fatti, dunque, hanno tolto 931 milioni di euro, se si va avanti così, si rischia il fallimento dell'azienda sicurezza, tanto che in numerose realtà le auto di servizio sono ferme per l'impossibilità di ripararle o per mancanza di carburante. Si è poi arrivati all'assurdo, come è stato rivelato che ai poliziotti che dovranno operare al G8 cui è stato chiesto di anticipare di tasca propria le spese e di "agenti in trasferta permanente in molte città per occuparsi della tutela dei soldati impiegati nei presidi fissi e per evitare che dalle ronde nascano problemi per la sicurezza". I sindacalisti hanno parlato anche di organici di polizia e carabinieri ridotti all'osso, con gli uomini che vanno in pensione e che non vengono sostituiti. Il Governo, secondo Epifani, "taglia gli investimenti ed introduce le ronde che, a voler essere buoni, intralciano il lavoro delle forze di polizia, quando addirittura non creano problemi". Condividi