Gentile direttore,
La decisione del Governo di modificare il Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è una scelta grave ed insieme un messaggio sbagliato e incomprensibile che viene inviato al Paese.
Nel merito disvela la volontà di un vero e proprio disegno controriformatore.
Senza nessun confronto con le Organizzazioni Sindacali infatti, è stato assunto un provvedimento che riduce drasticamente le responsabilità del datore di lavoro e dei dirigenti; supera il divieto di visita preassuntiva da parte del medico di fiducia dell’impresa; limita drasticamente il ruolo delle RSU e del sindacato nell’azione di contrattazione delle condizioni che incidono sulla salute e sicurezza del lavoro e dei lavoratori.
Inoltre, riduce la tutela sanitaria delle lavoratrici e dei lavoratori, con la cancellazione della cartella sanitaria di rischio; sposta l’asse della funzione di rappresentanza dei lavoratori dalle OO.SS. alla bilateralità; diminuisce le garanzie per gli addetti delle imprese in appalto e subappalto; affievolisce, fino a dimezzarle, le sanzioni, che però vengono aumentate a carico dei lavoratori.
D’altro canto questa decisione è da interpretare come un segnale davvero inquietante che viene dato al Paese. Ovvero il messaggio che dalla crisi economica e sociale nella quale versa ne può uscire, essenzialmente, mettendo in discussione ed abbassando il corredo di diritti e tutele del lavoro e dei lavoratori.
Meno lavoro e quello che c’è anche meno sicuro e protetto. Altro che contrastare, come sarebbe necessario, la strutturalità e profondità della crisi, investendo innanzitutto sulla qualità dello sviluppo, sulla ricerca e innovazione, sulla coesione sociale, sulla promozione e valorizzazione dei saperi, delle competenze, delle risorse umane.
E’ questa l’ennesima dimostrazione che il Governo non ha intenzione né è in grado di darsi un vero progetto per pensare e portare un paese migliore fuori dalle difficoltà serie che attraversa.
E’ la ulteriore conferma della fondatezza delle motivazioni che hanno portato la Cgil a mobilitarsi contro la politica economica e sociale di questo Governo ed una ragione in più per aderire e partecipare alla grande manifestazione che si svolgerà sabato prossimo 4 aprile a Roma.
Ringraziandola per l'attenzione le porgo i più cordiali saluti.
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