Gubbio/ Goracci e Panfili chiedono un incontro con Lorenzetti e Bottini per ridiscutere il tracciato del gasdotto dell'Appennino

GUBBIO - L’amministrazione comunale ha chiesto formalmente alla presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti e all’assessore all’Ambiente Lamberto Bottini un incontro a breve termine per ridiscutere alcuni aspetti del progetto di realizzazione del gasdotto tratto Foligno-Sestino. Lo comunicano il sindaco Orfeo Goracci e l’assessore Lucio Panfili che specificano: «La disponibilità già manifestata direttamente dall’assessore Bottini lascia sperare che sia possibile trovare soluzioni alternative al percorso individuato, ad iniziare dai punti particolarmente critici ricadenti nel territorio comunale. Nei prossimi giorni ci attiveremo presso tutti i parlamentari umbri e marchigiani, nel tentativo di accrescere la consapevolezza dell’impatto che questa opera, almeno nella forma attualmente sottoposta a V.I.A., potrà produrre lungo l’Appennino umbro-marchigiano, e quindi sostenere la necessità di lavorare alla ricerca di un percorso alternativo, previa verifica della strategicità dell’opera sul versante dell’approvvigionamento energetico». Goracci e Panfili segnalano, inoltre, le numerose segnalazioni pervenute loro da parte di cittadini proprietari di beni immobili interessati dall’opera, di visite domiciliari di persone che, a nome dell’azienda proponente il progetto, iniziano ad offrire indennizzi e risarcimenti. Ferma restando la natura privata di tali trattative, i due amministratori comunali ricordano a tutti i cittadini interessati che la Prefettura autorizza i tecnici compresi nell’apposito elenco depositato anche presso il Comune di Gubbio ad eseguire rilevazioni tecniche e studi sui terreni ricadenti nel percorso progettato, mentre non è in alcun modo obbligatorio accettare altro tipo di iniziative che, viceversa, sarebbe meglio iniziare previo accertamento sia tecnico che legale a tutela degli interessi individuali. «Peraltro l’iniziativa, così come descritta nelle segnalazioni - concludono -, appare intempestiva stante la procedura autorizzativa non ancora conclusa e l’incertezza, almeno per quanto riguarda questa amministrazione comunale sulla sua conclusione in termini esattamente coincidenti con quelli proposti».