PERUGIA – “Anche nella nostra regione si stanno facendo sempre più acute le ripercussioni della crisi finanziaria e a risentirne sono le famiglie a più basso reddito, il nostro sistema produttivo, ed in modo particolare le piccole e medie imprese. La CEU ha deciso di attivare un ‘Fondo di Solidarietà’ al quale ho fatto la personale scelta di aderire. Vorrei dunque rivolgere anche a voi, e per il vostro tramite estenderlo a tutti i componenti delle vostre assemblee elettive, l’invito ad assumere iniziative personali e volontarie di adesione”. E’ in sintesi il senso della lettera inviata dalla presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, ai sindaci dei Comuni umbria, ai presidenti delle Province e al presidente del Consiglio regionale, per invitarli ad aderire alle iniziative della Chiesa umbra a favore dei nuclei familiari in difficoltà.
“La Regione ha già provveduto, con la manovra di bilancio, a predisporre un pacchetto integrato di interventi, attraverso la costituzione di un fondo di garanzia di 5 milioni di euro presso Gepafin per favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, con provvedimenti a sostegno della patrimonializzazione dei consorzi fidi che impegnano oltre 3,5 milioni di euro, oltre che una serie di misure a favore dei lavoratori coinvolti da crisi aziendali, posti in cassa integrazione o mobilità, con uno stanziamento di 2,5 milioni di euro – scrive la presidente - Questi lavoratori, e le loro famiglie, grazie a queste risorse, potranno beneficiare di una serie di provvedimenti diretti di sostegno, per aiutarli a far fronte alle improvvise difficoltà, come la sospensione del pagamento di bollette e mutui, l'abbattimento delle rette per gli asili nido e il contenimento delle tariffe per il trasporto pubblico”.
“Per tutte le altre famiglie che dovessero trovarsi in difficoltà abbiamo stanziato altre rilevantissime risorse per aiutarle, almeno in parte, ad affrontare i disagi della crisi. Sono state quindi incrementate le risorse per l’assistenza di persone non autosufficienti e del fondo regionale per il sostegno ai servizi socio-assistenziali per compensare, in parte, il pesantissimo taglio effettuato dal Governo Berlusconi con la Finanziaria 2009. Inoltre, la Regione si sta coordinando con le amministrazioni comunali al fine di integrare tutte le possibili iniziative”.
“La CEU, per parte sua ha deciso di attivare un ‘Fondo di Solidarietà’, che interverrà con una logica di sussidiarietà e collaborazione rispetto agli interventi regionali e che verrà costituito a partire da una grande colletta regionale, promossa per la quinta domenica di Quaresima, il prossimo 29 marzo. Per ciò che mi riguarda ho fatto la personale scelta di aderire all’invito della Conferenza Episcopale Umbra – continua la lettera - Sono convinta infatti che abbiamo tutti la responsabilità e il dovere di combattere la povertà e fare qualcosa per rendere meno faticosa la vita delle persone e delle famiglie in difficoltà, oltre a quello che già facciamo in quanto pubblici amministratori nella nostra quotidiana azione di governo per contrastare gli effetti negativi di questa crisi. Vorrei dunque rivolgere anche a voi, e per il vostro tramite estenderlo a tutti i componenti delle vostre assemblee elettive, l’invito ad assumere iniziative personali e volontarie di adesione, nelle forme e modalità che riterrete opportune, al Fondo istituito dalla Ceu o ad altre analoghe iniziative di solidarietà”.
“Certo, non si può e non si deve dimenticare che questo stato di difficoltà, per famiglie e imprese, è frutto anche di scelte di questo Governo che ha operato la strategia dei ‘tagli’ in settori delicatissimi e fondamentali come le politiche sociali. In ogni caso – conclude la presidente - ed è questo il significato più importante di questa grande iniziativa di solidarietà, l’Umbria civile e solidale non si ritrae e fa la sua parte. Né in termini di carità, né di supplenza. Così come sono certa che, tutti insieme, faremo anche la nostra parte di battaglia politica per contrastare chi, come questo Governo, non assumendosi in pieno la responsabilità di iniziative concrete di contrasto della grave crisi economica, fa ricadere su di noi, Regioni e Comuni, che siamo gli enti a più diretto ed immediato contatto con i cittadini, il compito di affrontare le vere emergenze di questa crisi”.
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