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di Stefano Vinti Il testo di legge sul testamento biologico, infatti, approvato ieri dal Senato prevede trattamenti inumani come l'alimentazione e l'idratazione forzata, è in più siamo arrivati al grottesco, visto che anche i medici non sono più tenuti a rispettare le dichiarazioni anticipate di trattamento firmate dai malati. È evidente, dunque, che anche la certificata volontà di un malato che voglia evitare l'accanimento terapeutico su se stesso non vale più niente. Questa norma va a compromettere in maniera grave il principio più forte che sostanzia l’autonomia della persona, cioè la sovranità su di sé e sul proprio corpo. La volontà del paziente è subordinata a quella del medico, anzi, ancora peggio, al dominio delle macchine, arrivando così a mettere in discussione la sfera più intima dell’identità individuale. Rifondazione comunista si oppone fortemente a questa legge sul testamento biologico, che si va dunque configurando sempre di più come una tortura di stato, scritta sotto dettatura di un integralismo religioso vaticano indegno di uno Stato civile. Per questo si batterà contro questa legge in tutti i modi, lanciando anche, se necessario, una vera e propria campagna di disobbedienza civile. Condividi