di Daniele Bovi
Le dichiarazioni comparse oggi su TuttoPerugia di Wladimiro Boccali, assessore all'Urbanistica del Comune di Perugia e candidato del Pd per palazzo dei Priori, sono di quelle che fanno un certo rumore. E che rendono l'idea di un cul de sac, di un impasse in cui Boccali si trova suo malgrado.
Ad un certo punto della conversazione con Alessandra Borghi, il candidato democratico sostiene di essere "d'accordo sul fatto che va marcata un'inversione di tendenza nel ciclo dell'edilizia". E poi ancora: "Va posto un più netto limite al consumo del territorio , con una svolta verso la green economy, alla Obama".
Detto da chi ha governato il settore negli ultimi anni non è roba da poco. Queste frasi, come accennato, danno l'idea dell'impasse in cui si trova il candidato democratico: con i sondaggi che circolano e più in generale con l'aria che tira nel paese c'è la necessità di tenere in coalizione tutti, Rifondazione compresa. E per tenercela la svolta edilizia rappresenta qualcosa di fondamentale. Dall'altra parte però il buon Wladimiro non può mettere integralmente in discussione quello che ha fatto negli ultimi anni esponendosi così alle facili bordate che verrebbero dal centrodestra, che già lo accusa di incarnare la continuità locchiana. Sta in questo sottile confine il territorio in cui il candidato democratico si sta muovendo.
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