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Nella giornata di ieri si è svolto presso l’associazione industriali il secondo incontro tra la società ICON Health & Fitness (rappresentata da Marina Legnani), Filcams Cgil rappresentata da Stefania Cardinali e Ivo Banella, Fisascat Cisl rappresentata da Valerio Natili e Uiltucs Uil rappresentata da Francesca Fiorucci. Dopo la dichiarazione di 19 esuberi da parte dell'azienda, comunicata in data 18 febbraio, le parti hanno avviato un confronto così come previsto dalla legge 223/91, ma ad oggi le posizioni restano molto lontane. Le organizzazioni sindacali hanno richiesto l’utilizzo della cassa integrazione in deroga quale pregiudiziale all’avvio del confronto, in quanto è l’ammortizzatore sociale più idoneo per gestire una fase di ristrutturazione. A tale richiesta la società ICON Health & Fitness, supportata dalla Confindustria di Perugia nella persona del dott. Castelli, ha opposto un netto rifiuto senza dare motivazioni plausibili, visto che i fondi stanziati hanno lo scopo di sostenere i lavoratori coinvolti in situazioni di crisi aziendale. Utilizzare la cassa integrazione consente di mantenere il livello occupazionale e di affrontare una ristrutturazione in attesa che la crisi economica passi e il mercato riprenda. Inoltre, dovrebbe essere interesse di tutte le parti mantenere nel territorio un’azienda leader del settore, che ha la sua unica sede nazionale nel comune di Perugia. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltuc Uil, insieme ai lavoratori, non comprendono e non condividono la posizione di netta chiusura di ICON Health & Fitness e Confindustria e pertanto hanno deciso di attivare un percorso di mobilitazione con assemblee e inziative in attesa dell’incontro previsto per il 6 aprile presso la Regione dell’Umbria dove. Qualora le posizione non si dovessero modificare, sindacati e lavoratori attiveranno ulteriori azioni di protesta. Filcams-Cgil Fisascat-Cisl Uiltucs-Uil Rsu Icon H&F Condividi