PERUGIA - Negli ultimi mesi e' in aumento, in Umbria, il numero delle richieste di aiuto alla Caritas per pagare l'affitto, le bollette delle utenze primarie e per l'acquisto di medicinali, libri e materiale scolastico. E' quanto scrive 'Notizie Caritas', il periodico della Caritas diocesana di Perugia, nel suo numero speciale dedicato a 'Le Chiese umbre di fronte alla crisi economica', che verra' distribuito in tutta la regione domani, come inserto del settimanale 'La Voce'.
I servizi pubblicati, oltre a richiamare l'importanza del "praticare la gratuita' e la necessita' di cambiare gli stili di vita per promuovere una societa' piu' sobria, equa e solidale", spiegano come si puo' accedere all'aiuto del 'Fondo di solidarieta'' e, nel contempo, come esso va sostenuto. Intanto prosegue l'impegno dei vescovi dell'Umbria per sostenere le famiglie in difficolta' a causa della crisi economica in atto. Il 'Fondo di solidarieta' delle Chiese umbre', ha gia' raccolto l'adesione ed il sostegno di diversi istituti di credito, realta' imprenditoriali e commerciali, istituzioni, organizzazioni sindacali e del mondo del lavoro e politici.
Il prossimo 29 marzo, in occasione della quinta Domenica di Quaresima, in tutte le chiese e luoghi di culto delle otto Diocesi della regione si terra' una grande colletta durante le celebrazioni delle S. Messe, il cui ricavato andra' a costituire il 'Fondo di solidarieta'' insieme a quanto gia' donato. "I vescovi auspicano che possa ripetersi, anche in questo difficile momento - si legge in una nota della Caritas dell'Umbria- quel significativo gesto di generosita' e solidarieta' che venne dal popolo umbro in occasione del sisma del 1997: allora caddero i muri delle case, oggi le certezze di molte famiglie. Basti pensare che nel 2009 sono a rischio 5.000 posti di lavoro e 1.500 sono gia' stati persi negli ultimi tre mesi del 2008. Non si vuole creare allarmismi, ma nemmeno sottovalutare il fenomeno di una crisi economica che investe sempre piu' famiglie, diverse delle quali iniziano a rivolgersi ai Centri di ascolto delle Caritas diocesane e parrocchiali".
Sono le famiglie con figli o in attesa di prole, con anziani e disabili gravi, monoreddito, con capofamiglia che abbia perduto il lavoro e non sia sufficientemente coperto da ammortizzatori sociali o non abbia un lavoro stabile ad usufruire del 'Fondo di solidarieta' che ha una funzione integrativa alle iniziative sociali gia' esistenti o che verranno attivate da altri soggetti istituzionali. Per accedere agli aiuti basta contattare il proprio parroco o gli operatori-volontari ella Caritas parrocchiale, oppure direttamente la Caritas diocesana di appartenenza, dove gli interessati saranno assistiti o indirizzati nel presentare la domanda di aiuto da inoltrare all'apposito Comitato regionale di gestione del Fondo.
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