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PERUGIA. - Un urlo proveniente dal casolare di Via della Pergola, la notte tra il primo e il due novembre del 2007 e, poco dopo, i passi frettolosi di persone che sembrava stessero scappando. E' quanto riferi' di aver udito, nel corso delle indagini, un'anziana donna che vive poco distante dalla casa del delitto, la notte in cui Meredith Kercher venne uccisa. La stessa donna sara' sentita domani, insieme ad altri sei testimoni, davanti alla Corte d'Assise di Perugia nella ripresa del processo che vede imputati Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l'omicidio della ragazza inglese (per lo stesso delitto e' stato gia' condannato a 30 anni con rito abbreviato l'ivoriano Rudy Hermann Gude). Altri quattro testimoni, invece, saranno sentiti nella giornata di sabato. Tutti sono stati citati dai pubblici ministeri Manuela Comodi e Giuliano Mignini. Per gli inquirenti l'urlo che la donna senti' la notte tra il primo e il due novembre, fu quello di Meredith, prima di essere ammazzata con una coltellata alla gola. Sempre domani e' probabile che la Corte d'Assise di Perugia si pronunci sulla richiesta di un sopralluogo nella casa del delitto da parte dei giudici, fatta dalla difesa di Sollecito e alla quale si sono associate tutte le parti. Tra i testimoni che saranno sentiti domani anche ex compagni di scuola e di collegio di Raffaele Sollecito. Tra i testi citati per sabato, invece, l'albanse Hekuran Kokomani che ha sostenuto di avere incontrato Sollecito, la Knox e Rudy Guede insieme, davanti al casolare di Via della Pergola. Lo straniero, arrestato recentemente dai carabinieri che hanno sequestrato nel suo appartamento otto grammi di cocaina, si trova attualmente agli arresti ma dovrebbe comunque deporre. Dopo di lui sara' sentito come testimone anche il suo avvocato, Antonio Aiello. Condividi