di Nicola Bossi
Non c'è ancora l'accordo tra il Prc e il Pd e alleati su Perugia e Provincia. Ma c'è una data molto importante: il 1 aprile alle 18.30 incontro tra le due delegazioni. Discussione e lì verrà presa la decisione finale. Oltre non si dovrebbe andare.
Nella riunione di ieri sera a Ponte San Giovanni, oltre la prima parte tutta volta ai progetti da portare avanti, Stefano Vinti ha fatto un bilancio del lavoro di Rifondazione nella giunta e nella maggioranza Locchi. "Le nostre battaglie le abbiamo fatte e come. Ci siamo opposti al Mercato Coperto come lo volevano loro, abbiamo detto no all'Irpef aumentata in questo tempo di crisi, abbiamo fatto battaglie sul bilancio, abbiamo chiesto maggiore stretta sugli evasori fiscali e abbiamo lottato contro ogni eccesso di cementificazione della città. Abbiamo lottato, spesso contro la maggioranza e contro l'opposizione su un tema particolare la termovalorizzazione".
Da qui le uniche due vie possibili per il futuro. "Boccali non è il messia è un candidato di mediazione in linea con i sindaci Pds, Ds e Pd degli ultimi 20 anni. Noi possiamo anche andare da soli: non è detto che non aumentiamo i voti. Ma questa scelta sarebbe di vera testimonianza. Diversa è la strada se vogliamo continuare quello che la gente si aspetta da noi: utilizzare il nostro peso elettorale per mediare su operazioni enormi come Monteluce, Margaritelli, Mercato Coperto, come uscire dalla crisi economica e nuovo sviluppo e sul termovalorizzatore. Se vogliamo fare questo dobbiamo trovare una quadra sui programmi con il resto del centrosinistra. Non abbiamo altre scelte da fare: non siamo nel mondo migliore, ma dobbiamo confrontarci con quello che abbiamo. Eppoi non dimenticatevi che per la prima volta il centrodestra lotta per vincere e non per superare il 35 per cento". Parole che sembrano andare verso la necessità di un accordo.
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