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TERNI - “Un altro positivo dato oggettivo sulla qualità dello stato sociale e del sistema formativo garantito dal Comune di Terni in questi ultimi dieci anni” Così il Sindaco Paolo Raffaelli commenta i risultati della 5ª indagine della UIL sui costi della scuola per l’infanzia nell’anno scolastico 2008-2009, indagine che ha preso in esame 104 capoluoghi e che pone Terni tra i 41 Comuni più virtuosi. Infatti per ogni famiglia ternana che usufruisce, per i propri figli, dell’asilo nido e della refezione scolastica nelle scuole materne ed elementari, la spesa annuale riferita all’accesso a questi servizi a domanda individuale, predisposti dal Comune, grava per 240 euro in meno rispetto alla media nazionale. La ricerca rileva che “ovviamente i costi variano sensibilmente tra città e città, anche in relazione ai servizi offerti”. Tra i 40 Comuni nei quali il servizio viene assicurato a costi minori rispetto a Terni, solo due sono dell’area del centro nord (Grosseto e Massa Carrara) e sei del nord (Rimini, Rovigo, Alessandria, Milano, Ferrara e Venezia): gli altri sono di regioni del centro sud e del sud del Paese. Il rapporto della UIL certifica anche come il Comune di Terni sia tra quelli che non hanno praticato aumenti delle rette nell’anno scolastico 2008-2009. “Siamo una delle municipalità – sottolinea Raffaelli – che garantisce servizi d’eccellenza all’infanzia ad uno dei costi più bassi di tutto il centro nord. Se si va poi ad analizzare con attenzione l’incrocio, da un lato, tra le politiche educative e formative, gli interventi a favore del diritto allo studio fin dalla più tenera età e, dall’altro, i costi, siamo probabilmente la realtà italiana con il miglior rapporto qualità-prezzo del servizio offerto. Se si legge questo dato nazionale della UIL in parallelo con quello, di altra fonte ma assolutamente coerente, fornito da Legambiente nelle scorse settimane e che classifica Terni al 3° posto assoluto in campo nazionale per l’ottima qualità dei servizi e dell’edilizia scolastica, credo si abbia uno spaccato oggettivo che testimonia come in questo decennio la nostra città sia diventata in materia di asili nido, di scuole materne e di scuole dell’obbligo, una realtà d’eccellenza nell’intero panorama nazionale. Questo non lo dice l’Amministrazione comunale, lo dicono fonti esterne, sindacali ed associative, che fanno testo in campo nazionale sgombrando così il terreno da ogni tentativo di minimizzare i significativi e reali risultati ottenuti da questa Giunta”. Condividi