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ROMA - Gli ultimi controlli dell'Asl di Torino nello stabilimento torinese della Thyssenkrupp, dove il 6 dicembre scorso un incendio ha ucciso sette operai, e in particolare alla linea 5, teatro dell'esplosione, risalgono a diciotto mesi prima dell'incidente. Lo si ricava dalla lettura dei verbali della commissione di inchiesta del Senato. Nel complesso i sopralluoghi dell'azienda sanitaria, che aveva allestito una squadra speciale per la Thyssenkrupp, nel 2006 furono 5, compiuti tra il 15 giugno e il 15 settembre 2006. I tecnici trovarono diverse irregolarità in materia antinfortunistica e impartirono delle prescrizioni. In seguito tornarono nella sede torinese della multinazionale, ma solo per controllare se erano stati presi provvedimenti e non per cercare altre violazioni. A questa conclusione i componenti della commissione sono arrivati lo scorso 15 gennaio dopo l'audizione di Gianni Buratti, direttore di struttura complessa dell'Asl, Carmelo Baeli, dirigente tecnico, e Ugo Moratti, tecnico della prevenzione. La circostanza, come si ricava dalla lettura dei verbali della seduta del 15 gennaio, ha destato sconcerto in alcuni dei senatori della commissione. L'Asl aveva deciso di svolgere un ciclo di sopralluoghi perché alla Thyssenkrupp si erano verificati degli infortuni. Alla linea 5 furono trovate delle violazioni (sanate, secondo i tecnici, nel 2007) che sono state elencate, a una domanda del presidente Oreste Tofani, da Ugo Moratti “Le ricordo una per una – ha detto Moratti. L'impianto di distribuzione del vapore non era protetto dal rischio di ustioni, c'erano tubi nudi senza coibentazione e senza cartelli di segnalazione circa la loro temperatura elevata, le vasche di decapaggio facevano sgocciolare acqua su materiale elettrico con il rischio di esplosione. Inoltre un manometro che doveva segnalare la pressione (del vapore - ndr) era rotto”. Infine c'erano prese elettriche vicino a zone con getti d'acqua. Gli estintori furono esaminati il 6 luglio 2006, ma con modalità illustrate da Carmelo Baeli: “Abbiamo controllato che la lancetta del manometro fosse posizionata sul 'verde' e che fossero stati controllati nei sei mesi precedenti. Si e' trattato di fare ciò che eravamo in grado di fare”. Condividi